Apr28elogio della lentezzanon detto il 28 aprile 2006 | Commenti disabilitati su elogio della lentezza basta avere amici sparsi in varie città, nessuna voglia di organizzarsi, l’ispirazione di cercare strade secondarie per passare qualche giorno rilassandosi e e scoprendo posti belli non lontani da casa
Apr28il sire dei bisnon detto il 28 aprile 2006 | 5 hanno avuto da dire concerto surreale, ai limiti della follia. la prima parte è tutta dedicata al nuovo album e punta molto sullo spettacolo. sembra un incrocio tra i concerti di peter gabriel ai tempi dei genesis e il circo di darix togni, entrambi alle prese con un bruttissimo dopo sbornia. l’effetto è cupo, visionario e a volte inquietante. bello, ma insomma ero rimasto un po’ perplesso. e c’è anche il contributo di una banda di "ottoni a scoppio" che non ho mica capito se fa parte fissa dei concerti o se si è aggregata solo per questo.
dopo un’ora e mezza, e una pausa di quattro minuti, iniziano i bis. è un’altra ora di musica, presa dal repertorio dei primi tre dischi. più anplagghed, più quotidiana, più umana. è quella che ha fatto alzare il pubblico in piedi a ballare anche fra le poltrone dello smeraldo, è quella che ha fatto ridere e un po’ commuovere durante il monologo al pianoforte, preparato ma che poi non sapeva nemmeno più lui dove andare a finire. è quela che una coppia ha provato a salire a ballare sul palco ed erano pure bracvi, e un’altra ha provato a ballare in fondo al teatro ma era imbranata e un po’ timida, ma molto più carina. è quella che gli ottoni a scoppio alla fine si sono messi a suonare una cosa che non c’entrava nulla e sono risaliti sul palco e hanno richiamato vinicio per l’ultimo bis e secondo me questa cosa qui non era mica prevista. è quella che da sola valeva il prezzo del biglietto. e buonanotte |
per sapere quando non dico nulla
hanno cose interessanti da dire
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