Martin Cruz Smith è uno scrittore di classe, e la definizione di thriller che comunemente si attribuisce ai suoi libri è assolutamente riduttiva. Eccezionale nel delineare luoghi e periodi (lUnione Sovietica a cavallo della Guerra Fredda, lInghilterra mineraria dell 800), nonché personaggi (indimenticabile Arkady Renko – decisamente Vero Uomo…), non delude con questultima ambientazione.
Il Giappone alla vigilia dellattacco a Pearl Harbour è un insieme di contrasti millenari e MCS rende perfettamente i vari mondi, antichi e recenti, che convivono e si scontrano sullo sfondo del conflitto. Un nuovo intrigante personaggio al centro della vicenda, ancora una volta un outsider in bilico tra diverse realtà ma da nessuna accettato. Appassionante, scritto davvero bene, lo si divora avidamente sia per lintrigo sia per le descrizioni di un Paese e una mentalità a noi poco famigliari ma affascinanti, senza esaltarle né demonizzarle ma presentandole nella realtà e quindi nel bene e nel male.
Note negative: il finale è un po troppo troncato e manca qualche spiegazione; il titolo italiano come al solito centra pochissimo ed è quasi fuorviante (loriginale è december 6).
Un bellotto meritato.
******** la scheda su bol – la scheda su internet bookshop
Complimenti alla volpe che ha sostituito un titolo inglese facilmente comprensibile con un altro titolo, sempre in inglese e ugualmente comprensibile…
uh, ma è quello che ho liberato io?…a me non ha entusiasmato, secondo me dopo gorky park non ha scritto più nulla di meritorio. Bacio
nol’ho preso nei miti, è vero che non è al livello dei primi tre però a me è piaciuto un sacco, e le descrizioni del Giappone nonché dei contrasti da un lato tra antico e nuovo Giappone e dall’altro con la mentalità occidentale secondo me sono notevoli. Bacio :o)
magari me lo passi!
Che succede? E’ impazzita la mia vaporiera o bastiansognando ha qualche problema a contenersi orizzontalmente?