Archivi giornalieri: 2 gennaio 2004

amici

Il bello di queste vacanze è che sto rivedendo un sacco di amici di vecchia data che a causa di lavoro-corso-impegni vari non vedevo da un sacco di tempo.
E non parlo della mezzoretta ritagliata qua o là ma di ore e ore (e ore e ore…) di chiacchierate vis a vis.
Questanno (anzi, lo scorso anno) ho trovato parecchi nuovi amici, persone speciali con cui ho un rapporto profondo e stimolante, e che in alcuni casi mi sembra di conoscere da sempre, ma di questi parlerò quando (se) farò il mio bilancino 2003.
Ora sto pensando invece a quelle persone che conosci davvero da una vita, per cui se non ti vedi per un po non cambia nulla, quando succede è come se non fosse passato un minuto. E con le quali il tempo trascorso è di una ricchezza rara, è denso e intenso e ti sembra contemporaneamente volare e non finire mai.
Persone che ti ricordano diversa, ma sono cresciute insieme a te. Con le quali a volte è estremamente rilassante trovarsi, perché non fai in tempo ad iniziare una frase che la completano loro, e sanno già cosa pensi – o meglio cosa hai pensato o provato o fatto, non appena inizi a raccontare una situazione o qualcosa che ti è capitato.
Persone con cui non cè limbarazzo della conoscenza recente, per cui magari ti trattieni (o si trattengono) dal dire esattamente quello che pensi (o pensano), ma ti dicono molto, mooolto francamente anche quello che non vuoi sentirti dire. Oppure ti dicono esattamente quello che vorresti sentirti dire.
In entrambi i casi, al momento giusto (anche se magari in quel momento a te non sembra). Col tono giusto. Nel modo giusto. Persone da cui accetti cose che da altri non tollereresti neanche per un secondo, perché sei assolutamente certa che hanno un buon motivo per farle o dirle, critiche che in altri casi rifiuteresti a priori e che invece ti fanno riflettere sia che poi le condividi sia che no, consigli che altrimenti non saresti mai disposta ad accettare, ma che prendi in considerazione senza mai sentirti obbligata a seguirli se non li riteni adatti a te.
Persone che non ti dicono mai te lavevo detto. E se lo dicono, lo fanno solo una volta ed è vero. Persone che non ridono mai di te ma con te.
Che sanno condividere i momenti brutti e quelli belli (che a volte è più difficile).
Persone che sanno quando sei al punto di rottura anche (soprattutto) quando non si vede, ed evitano di dire o fare cose che aggraverebbero la situazione ma rimandano al momento giusto.
Che sanno ascoltare ed anche obbligarti a farlo.
Per le quali il tuo valore è un dato ovvio, naturale, scontato, per cui anche se tocchi il fondo è solo una fase momentanea, e quella non sei tu – o ti eri distratta un momento. O sei tu ma va bene uguale. E non devi dimostrare niente, anche se si aspettano molto da te. Proprio perché si aspettano molto da te. Perché per loro è ovvio che sia così, che vali tanto così, e quindi è normale dare tanto. E a te viene naturale farlo, e quando fai qualcosa di cui non credevi di essere capace, di cui tu stessa ti stupisci, loro ti guardano con laria del beh, lo sapevamo. Di che ti stupisci tu? ed è la tua stessa normalità ad essere grandiosa perché è te che vogliono e non quella che potresti essere. Che se lo diventassi sarebbe lo stesso perché cmq sei tu.
Persone che sanno chi sei e con cui ti senti te stessa. Con cui puoi essere interamente te stessa.
Per cui grazie a s., c., ch., g., f., gl., mk., e., ms., p., s. perché ci sono e senza i quali non potrei esserci io.