uno dei due non è così male. Ma nessuno dei due è nessuno di quelli che volevo io (eccheccavolo, erano tre!).
Uffa.
uno dei due non è così male. Ma nessuno dei due è nessuno di quelli che volevo io (eccheccavolo, erano tre!).
Uffa.
evviva evviva che bello scontrarsi per l’ennesima volta con la realtà. Che cavolo serve dare il 100%, prendere sul serio le cose, fare una tonnellata di sacrifici, essere puntuale e attenta e ottenere i massimi risultati (sulla carta), dare la massima disponibilità possibile quando poi in pratica non ottieni un tubo? E oltretutto vedi quelli che han cazzeggiato tutto il tempo però fan tanto i simpatici passarti avanti? Ma vaffanculo il corso e gli stage del c@##o che mi han proposto.
‘sta festa ultrascicchete mi sta già sulle balle.
…nel frattempo dovrei pure scrivere un racconto.
…
Facciamo che lo elaboro nella mia testa mentre faccio le altre cose :oDDD
già sono maniaca ma qua diventa indispensabile. Premesso che sono nel casino
col lavoro, nei prossimi giorni devo:
* entro venerdì:
– decidere che vestito mettere alla festa ultrascicchete
di venerdì sera.
– controllare di averlo ancora nell’armadio.
–
controllare che sia in ordine.
– decidere che accessori mettere alla festa
ultrascicchete di venerdì sera.
– controllare di avere tutti gli accessori.
– controllare che il cappotto bello sia reperibile.
– fare degli
acquisti improrogabili.
– recuperare l’invito alla festa ultrascicchete di
venerdì sera.
– impacchettare il regalo per la festa ultrascicchete di
venerdì sera.
– predisporre il necessario per il restauro prefesta
ultrascicchete di venerdì sera (ballistica, creme cremine, trucco, profumo –
cosa sto dimenticando?).
– prepararmi per la festa ultrascicchete di venerdì
sera.
* venerdì sera:
– andare alla festa ultrascicchete.
– soffrire sui
tacchi.
– cercare un posto defilato dove potermi sedere mezz’ora senza
scarpe.
– litigare per non tornare a casa all’alba.
* sabato:
– dormire.
– impegno a pranzo.
– da lì direttamente
carico libri alla biblioteca di Cornate d’Adda.
– da lì acquisti librari a
Vigevano.
– da lì aperitivo.
– da lì cena all’eritreo.
– da lì
seconda parte della serata a decisione spontanea e contingente alla cena.
* domenica:
– dormire.
* entro domenica:
– ritirare libri in centro a Milano.
– inventariare
i libri già in mano mia + Cornate + centro Milano.
– sbolognarli a qualcuno
che va a Modena il finesettimana successivo.
– verificare la struttura della
coperta a quadratini.
– mettere la rispettiva firma sui quadratini anonimi.
– verificare le misure del mio quadratino.
– ricamare il quadratino.
– procedere con la lettura dei ring (haha).
Ommioddio.
Ormai questo blog è aperto da un paio di mesi, e rimuginandoci un po
A me serve. Come valvola di sfogo e per tanti altri motivi. Per dire cose che magari non è che non voglio dire ma a voce non mi va. E ogni tanto mi ci diverto pure 😛
E francamente non trovo abbia questo gran senso tenerlo così rigorosamente riservato a una ristretta cerchia di persone, anche perché essendo persone che conosco posso in linea di massima prevederne i commenti (o avrebbero occasione di farmeli di persona) e questo lo trovo un po
In fondo:
– chi mi conosce bene già conosce il blog
– chi mi conosce poco e non lo sa magari mi riconoscerà magari no, e cmq magari ci si conoscerà meglio
– chi non mi conosce magari sarà piacevole conoscerci.
Ergo se volete dirlo, linkarlo ecc. fatene quello che volete, non pongo più limiti alla vostra libertà personale (purché qualcuno non lo ricolleghi a orgasm* o analoghi! :DDD)
qualcuno, devo dire, manco se ne è accorto, quindi in fondo non dev
Ma andiamo con ordine.
mamma:
mi vede domenica mattina. Non dice nulla. Ad un certo punto si sviluppa il seguente dialogo.
Io:
Mamma:
papà:
mi vede a pranzo. Non dice nulla. Ad un certo punto si sviluppa il seguente dialogo.
Io:
Papà:
Aggiunta del pranzo del lunedì:
La diplomazia non è il mio forte, da qualcuno avrò preso.
Cmq: è vero che mi fa troppo pallida, però fa anche risaltare i miei occhi chiari :PPPP Chi si accontenta… (accidenti venerdì ho la festa ultrachic in lungo nooooooooooooooooooooo!!! Non rimorchierò mai).
danno luce agli occhi
Ieri sono uscita da Messa proprio contenta, ogni tanto ti capita una di quelle frasi che hai sentito quel paio di milioni di volte che non si sa perché ad un tratto ti colpiscono.
A volte è difficile, e nell
Di sicuro lo facevano ieri sera quando sono uscita dall
qui con me
questa stanza nooon ha più pareeeeti
ma
alberi
alberi infiniiiti quando tuuuuuuuuuuuuuuuu
sei vicino a meeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee….
questo soffitto viola no
non esiste piùùù
io vedo il cieeelo sopra noooi
che restiamo qui
abbandonaaati come se
non ci fosse più
niente più niente al mondo
suona un
Molto appropriato.
Oggi ha nevicato a larghe fioccate e siamo a tre motivi per cui essere allegra :)))
…addio. Aria di cambiamenti, e come tutte le donne 😛 la prima cosa sono i capelli. Prima castani, colpi di sole biondi. Ora neri. Con riflessi rossi (secondo loro era castano mogano… mah).
Sembro un incrocio tra Dolores dei Cranberries e una banshee. Inquietante. Da Alice a una dark lady… devo abituarmi.
Ripensandoci, quello che mi inquieta è che il colore è lo stesso di una sciura premenese settantenne che ho sempre sostenuto avere una parrucca.
cremine: ok. Mattina e sera.
trucco tutti i giorni: no.
profumo tutti i giorni: no, però ho usato il mio 2 volte – semi-compensazione.
accessori: borsa solo una volta, collana idem. Orecchini zero. Devo impegnarmi.
gonna e tacchi: 2 volte. Ok.
Effetti collaterali: ieri sto per entrare in ufficio (con gonna e stivali col tacco) che becco il portinaio.
Lui:
Io:
e se lo dice lui…
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