Perché avremmo una mente se non per fare a modo nostro?
(Fedor Dostoevskij)

lunedì, 16 maggio 2011

storie | vissute

in attesa…

…dei risultati di queste elezioni cittadine che mi hanno preso come non pensavo mi potesse ancora succedere (e questo è merito di Pisapia), segnalo che ci dev’essere un bug nell’ottimo sito voisietequi (in breve: 20 quesiti ai candidati sindaco sulle loro stesse proposte, rispondi agli stessi quesiti e vedi a chi sei più vicino).

Nella mia famiglia, il/la famigliare (notare la scelta di termine neutro) di centro destra è risultato/a essere vicino al candidato del partito comunista dei lavoratori, il/la famigliare di centro sinistra vicino al candidato di forza nuova, e l’apolitico/a decisamente sopra il candidato di forza nuova (per dire il livello di apoliticità, ha chiesto cosa fosse – prontamente linkato articolo in cui si diceva che il candidato sindaco a Milano era stato indagato per spranghe & co.).

L’unica speranza nel mio microcosmo politico è che il voto disgiunto abbia aiutato Pisapia (ieri sono arrivata a supplicare. Piuttosto, se proprio dovete, almeno che sia Palmeri).

venerdì, 13 maggio 2011

storie | lette

questo weekend

Battiamo la destra divertendoci, oppure cambiamo mestiere.
(Bill Clinton)

 

Che, in effetti, divertirsi si è divertito. Ma la battuta è notevole!

lunedì, 9 maggio 2011

storie | di Pinocchi & pugili

memento per il futuro

"L’educazione dei figli è impresa per adulti disposti ad una dedizione che dimentica se stessa: ne sono capaci marito e moglie che si amano abbastanza da non mendicare altrove l’affetto necessario.
Il bene dei vostri figli sarà quello che sceglieranno: non sognate per loro i vostri desideri. Basterà che sappiano amare il bene e guardarsi dal male e che abbiano in orrore la menzogna.
Non pretendete dunque di disegnare il loro futuro: siate fieri piuttosto che vadano incontro al domani di slancio, anche quando sembrerà che si dimentichino di voi; non incoraggiate ingenue fantasie di grandezza, ma se Dio li chiama a qualcosa di bello e di grande non siate voi la zavorra che impedisce di volare.
Non arrogatevi il diritto di prendere decisioni al loro posto, ma aiutateli a capire che bisogna decidere e non si spaventino se ciò che amano richiede fatica e fa qualche volta soffrire: è più insopportabile una vita vissuta per niente.
Più dei vostri consigli li aiuterà la stima che hanno di voi e la stima che voi avete per loro; più di mille raccomandazioni soffocanti, saranno aiutati dai gesti che videro in casa: gli affetti semplici, certi ed espressi con pudore, la stima vicendevole, il senso della misura, il dominio delle passioni, il gusto per le cose belle e l’arte, la forza anche di sorridere.
E tutti i discorsi sulla carità non mi insegneranno di più del gesto di mia madre che fa posto in casa per un vagabondo affamato, e non trovo gesto migliore per dire la fierezza di essere uomo di quando mio padre si fece avanti a prendere le difese di un uomo ingiustamente accusato. I vostri figli abitino la vostra casa con quel sano trovarsi bene che ti mette a tuo agio e ti incoraggia anche ad uscire di casa, perché ti mette dentro la fiducia di Dio e di vivere bene."

(Sant’Ambrogio, IV sec. d. C., tratto da: "Sette dialoghi con Ambrogio, Vescovo di Milano")

giovedì, 28 aprile 2011

storie | vissute

epifania rosaconfetto

Un po’ di tempo fa lei e S. mi han parlato di questo libro che raccoglieva favole femministe degli anni ’70 della collana ‘Dalla parte delle bambine’. Che detto così sembra una roba per estremiste del femminismo che bruciano reggiseni un giorno sì e l’altro pure. Vero è che io ho un maschio e per quanto in famiglia mia io passi per una femminista oltranzista, non lo sono affatto (oltranzista) ma punto alla parità per cui insomma alla fin della fiera con amazon.it che mi fa gli sconti al 35% l’ho comprato pensando che mal che vada, se troppo estremo per il pupo me lo leggo io che sono adulta con spirito critico (hehe).

Lo apro e ho un flash pazzesco: la prima favola (proprio Rosaconfetto) me la ricordo BENISSIMO, proprio i disegni con le elefantine rosa e fiocchetti e scarpine… bellissima oltretutto!

Quindi, insomma, se son la femminista oltranzista di famiglia, la responsabilità sarà mica mia. Devo indagare su a) che fine ha fatto il libro b) da chi arrivò.

Per completezza: le due favole centrali sono in effetti un po’ TANTO femministe, la prima il giusto, l’ultima è deliziosa (e fa addormentare il pupo in un minuto netto. Per il significato psicologico di questo vedremo tra 15 anni).

lunedì, 18 aprile 2011

storie | vissute

cara Letizia, spiegami

o tu hai fatto e mandato il libretto elettorale a spese tue e allora io non ti ho autorizzato ad usare il mio indirizzo, o l’hai fatto e mandato a spese del Comune ergo mie e mi sa che non lo puoi fare.

venerdì, 8 aprile 2011

storie | vissute

referendum mon amour

no perché io mi ricordavo di aver votato per un referendum per il maggioritario contro il proporzionale e mi son sempre chiesta com’è che abbiano potuto fare il famoso porcellum, mo’ mi sveglio, cerco su wikipedia e trovo che:

Il Parlamento sarà vincolato dall’esito abrogativo del referendum e cioè sarà impossibilitato a disciplinare in maniera identica la materia così come abrogata dalla consultazione popolare. Rimangono ancora aperti alcuni interrogativi circa la durata del vincolo giuridico a carico del Parlamento.

e

La Corte Costituzionale può essere adita se una nuova legge non rispetta gli esiti del referendum popolare.

e a un’altra voce:

In presenza di nuova legge che non rispetti l’esito referendario, i soggetti autorizzati (magistrati, politici, associazioni di cittadini) possono ricorrere alla Corte Costituzionale per ottenere l’abrogazione della legge.

insomma per togliere ‘sta porcata un modo si poteva trovare no?

lunedì, 4 aprile 2011

storie | vissute

che robe

A mio fratello non proprio di sinistra Pisapia piace. A mia sorella, quella di sinistra e avvocato, no, per motivi professionali.

A mio papà – che tutto è ma certo non di sinistra – piace Matteo Renzi che non piace a un sacco di gente di sinistra non ho ancora capito bene perché se non per motivi inconsistenti come nei commenti qui.

Il che conferma che mio padre magari (anzi di sicuro) Renzi non lo voterà mai, e forse anche gran parte delle pantere grigie di Severgnini, ma un sacco di gente via di mezzo o stufa sì. E sarebbe già qualcosa.

mercoledì, 16 marzo 2011

storie | vissute

Unità d’Italia: Milano e noi

Gli eventi del Comune di Milano sono qui.

Bella la galleria illuminata, potremmo approfittare dell’ingresso gratuito al Museo del Novecento o anche al Museo di Scienze Naturali che ai miei uomini piacerebbe un sacco e io non ci vado dalle elementari.
Non mi spiacerebbe il concerto della banda civica (ho un debole per le bande) alle 17.15 nel cortile d’onore di palazzo Marino.
Molto carina anche quest’iniziativa:

Luce tricolore in corso Venezia
“In armonia con la bella e suggestiva iniziativa dell’Unione del Commercio, che in occasione della festa nazionale per i 150 anni dell’Unità d’Italia ha colorato il proprio palazzo con luci e drappi tricolori, abbiamo voluto prolungare ‘la nostra bandiera’ fino al centro rendendo bianche, rosse e verdi anche le nuove luci di corso Venezia”.

Noi, dopo aver messo il tricolore sul balcone sotto la pioggia battente (il noi in questione si riferisce solo alla mia metà che però godeva di tutto il mio supporto morale), parteciperemo alla liberazione BC 150 libri per i 150 anni d’Italia :)

galleria Vittorio Emanuele II

martedì, 15 marzo 2011

storie | vissute

ma la festa nazional-popolare?

niente da dire su tutti convegni e incontri più o meno intellettuali che si stanno organizzando per il 17 marzo, ma una cosa più NAZIONAL-popolare? un concerto, la banda dei bersaglieri, chessò.

Mo’ vado a cercare.