Perché avremmo una mente se non per fare a modo nostro?
(Fedor Dostoevskij)

martedì, 20 gennaio 2004

storie | vissute

senza parole

Giornata iniziata splendidamente, il suonatore ambulante mio personale portafortuna è tornato quando ormai lo davo per disperso – suona benissimo e mi ha accolto alla fermata di Gioia il primo giorno di corso insieme a un suo collega suonando il Libertango (colonna sonora della mia vita dalla scorsa primavera). Non bene quanto qualcuno che conosco ma cmq di ottimo auspicio.
Sorrido, lascio il mio contributo, esco dalla metro e trovo il sole che fino a quel momento non si sa dovera finito.
Tutta bella contenta vado al corso e in pausa, posseduta dal mio ego ipertrofico (TM), faccio una ricerchina con google inserendo il titolo di questo blog. …

Ora. Capisco che ognuno ha i suoi propri collegamenti mentali. Ma io proprio non riesco a trovarne tra un mio post (AMICI) e quello suo generator* di orgasm*? no… scalda il forno. Che tra laltro è lunico su tre che son riuscita ad aprire, non oso pensare gli altri.
E inoltre: questo misterioso – e (probabilmente) tendente al maniaco – visitatore mi conosce. Dato che secondo shiny è entrato qua con richiesta diretta.

Si accettano suggerimenti.
(soprattutto per evitare che chi cerca orgasm* sul suo blog finisca qua)

lunedì, 19 gennaio 2004

storie | di me

propositi per il 2004

lo so, lo so, è il 19 gennaio, però dovevo pensarci per bene – mica li si può decidere così a caso che poi parti in quarta, li abbandoni dopo un mese o manco li cominci e arrivi alla fine dellanno che non solo non hai fatto un tubo ma sei pure frustrata per non averci neanche provato, no? Già è così per quelli fattibili… ;o)

Ordunque:
– evitare di trascurarmi. Ok essere rilassata e fregarsene dellabbigliamento, ma DEVO impormi di:
* usare tutte quelle creme cremine ammennicoli vari di cui sono strapiena e che non uso mai, compresa la crema prime rughe che la profumaia con aria angelica mi ha convinto non so come a comprare 6 mesi fa;
* mettere gonna e/o tacchi almeno 2 volte a settimana;
* cambiare accessori (borsa – collanine – orecchini) diciamo ogni due giorni;
* se esco la sera passare almeno un filo di trucco;
* il venerdì e sabato invece andare di cazzuola per trucco professionale a restauro completo;
* usare il profumo tutti i giorni (magari esaurirò tutti gli ettolitri di eau de qua e eau de là che non so più dove mettere);
* usare il MIO profumo almeno una volta alla settimana (con tutta la fatica che ho fatto per trovarlo… e oltretutto mo non lo producono più! :o((( Cattivi).
– fare almeno uno sport.
– re-imparare ad andare in bicicletta (a primavera) a costo di incatenare le amiche al manubrio per le debite ripetizioni.
– leggere almeno tre libri in inglese.
– vedere almeno tre film in inglese.
– riportare tutti i numeri del cellulare su una rubrica (e mo me lo ruberanno entro stasera).
– cucinare seriamente almeno due volte al mese – e provare una ricetta nuova almeno una volta al mese.

Ok basta mi sa che ho già esagerato. Si accettano scommesse su quale sicuramente manco comincio!

venerdì, 16 gennaio 2004

storie | contemplate

Guercino

Oggi casini sul lavoro, per cui vado in ritardo al corso e faccio il test di archivistica in metà tempo, esco e scopro che i dati non mi sono arrivati perciò mando tutti a quel paese e mi fiondo a Palazzo Reale dove cè la mostra di Guercino che contavo di perdermi visto che chiude domenica.
Premesso che non amo particolarmente il 600, Guercino è però un caso a parte, tolti i quadri più manieristi adoro quelle opere buie con chiariscuri eccezionali.
Stranamente però lopera che più mi ha colpito è quella qua sotto, decisamente del genere più formale e di maniera dellartista ma loriginalità del gioco con lo spettatore lascia spiazzati – si resta abbastanza a disagio davanti a quella  freccia puntata direttamente al cuore di chi guarda:


1633 Venere, Marte e Cupido Olio su tela, cm 139 x 161 Modena, Galleria Estense

Peccato che non si veda il sorriso che aleggia sulla bocca di Venere (niente da invidiare a quello della Gioconda).

Note estemporanee: gli allestimenti a Palazzo Reale sono decisamente (e finalmente) ottimi, ma:
– du righe di fianco a ogni quadro no, eh?
– 9 (NOVE) euri è davvero un furto!

giovedì, 15 gennaio 2004

storie | di me

calma e gesso

mi spiace aver scatenato il panico, credo di non aver mai ricevuto così tanti mail/sms/messaggi di vario tipo…
Tranquilli: se succede qualcosa di VERAMENTE grave, la mia reazione è di:
FASE UNO: ficcarmi a letto sotto le coperte tirandomele fin sopra la testa e ignorare lintero mondo ascoltando musica bella ma deprimente e non parlando e/o vedendo nessuno.
FASE DUE: giro di telefonate agli amici che poi vedrò per sviscerare la cosa.
FASE TRE: ubriacarmi (più del solito intendo) sparando c***te, ironizzando sulla faccenda e fingendo che non sia successo niente.

Nessuna delle tre fasi prevede lutilizzo di un computer. 😛

mercoledì, 14 gennaio 2004

storie | di me

perché mai…

…una piccola, piccolissima, minuscola, infinitesimale cosa, ti fa sentire di m***a nonché farti venire voglia di spaccare tutto?!? Anche se sai perfettamente che non cè motivo. Che non te ne deve fregare niente. Che domani (o dopo) non te ne fregherà niente. C***o è lemotività che mi frega. Sempre detto.
Mi accontenterò di cacciare un urlo mentale se no sveglio tutto il palazzo.

Appena ho finito la sequela di parolacce, naturalmente.

mercoledì, 14 gennaio 2004

storie | di me

bilancino 2003

Il bilancione lo farò per il 30 maggio e già mi mette l’ansia 😛
Beh
innanzitutto il 2003 è stato sicuramente l’anno più alcolico della mia vita –
compresi i tempi d’oro dei primi anni d’università, e non è poco!
Per il
resto… tanti, tantissimi alti con pochi – ma profondi – bassi. Insomma un giro
completo sulle montagne russe (e io odio i luna park da quella volta che…
vabbé questa la rimando a un’altra volta, va’).

In negativo mi è rimasto:
– mi fido meno a occhi chiusi del mio istinto.

– ho meno fiducia in me in generale.
– ho scoperto che ci sono aspetti
di me che pensavo di aver vinto e invece devo ancora combattere.
– sono un
po’ più cinica, molto più egocentrica e un filino più stronza.
– sento più
acutamente quello che mi manca.

In positivo:
– ho più percezione di quello che ho.
– ho più chiaro
cosa è importante per me e cosa no.
– sono più brava a dare il giusto valore
alle cose e alle persone.
– scendo meno a compromessi e so meglio per cosa
vale la pena farlo.
– conosco di più i miei limiti.
– ho meno paura a
cercare di superarli.
– sono più forte di quanto credessi.
– mi tocca
meno quello che pensano gli altri.
– ho intrapreso nuove cose e ho più
coraggio.
– ho conosciuto decine di persone e alcune (parecchie) di queste
sono diventati cari/e ottimi/e amici/e (e che palle ‘sta parità :D).

francamente pensavo meglio ma l’ultimo punto rende il 2003 un anno
fantastico.

Ai propositi per il 2004 devo ancora pensare.

lunedì, 12 gennaio 2004

storie | blogghiche&internettiane

novità

appena possibile modificherò il contenuto delle colonne laterali, per ora
abbiate pazienza… c’è gente che anche lavora… ;o)

Grazie mille ad Auro, ha fatto tutto lei!
(Con contributo a posteriori di
Agnul)

A presto per i futuri fantasmagorici cambiamenti di contenuti
:o)))))))))))

venerdì, 9 gennaio 2004

storie | guardate

‘Ricordati di me’ – spero di no

se ero così bella perché ci siamo lasciati? direi che questa frase riassume perfettamente la superficialità e legocentrismo che permea personaggi, storia, regia, sceneggiatura – insomma tutto il film, che ieri sono andata a vedere al cineforum (se avessi pagato il biglietto sarei andata a casa di Muccino a farmi ridare i 7,20 euri – con la forza, se necessario).
Non ho mai visto un film più squallido e deprimente (e già pensavo di averlo fatto con Lultimo bacio che lascia un senso di squallore in cui, come rappresentante di quella generazione, non mi riconosco affatto. Soprattutto se ripenso a La finestra di fronte, dove certe scelte, se vuoi simili, sono indice di coraggio, e non di paura; di forza danimo e ottimismo e speranza, e non vigliaccheria, rassegnazione e cinismo) e francamente è pure noioso.
Quello che più mi dà ai nervi è questa pretesa di assolutismo che Muccino attribuisce alla visione della vita che ci propina: tutti finiremo/siamo così e non cè niente da fare.
Grazie a Dio posso dire che quasi tutta la gente che conosco non è così totalmente e irrimediabilmente egoista, insomma, in sto film non cè nessuno che dà qualcosa di sé, che pensa a chi gli sta intorno (e sono i figli, o i genitori, o la persona che hai scelto come compagno/a della tua vita, mica uno che vedi 5 minuti per caso!), che esce per un attimo dalla totale e assoluta concentrazione su di sé, su quello che vuole lui, su quello di cui ha bisogno lui.
Tutti infatti che chiedono come mi vedi? come sembro da fuori? cosa pensi di me? come sono andata?
Il padre esempio di unignavia che rasenta limmobilismo, sta con una donna che non ama ma è pronto a mollarla per quella che invece lo spinge a fare quello che ha sempre voluto ma non ha mai avuto il coraggio di tentare (e che cmq come persona gli interessa poco o niente tanto che manco la chiama per dirle cosa è successo e se la dimentica a velocità supersonica finché ha bisogno che qualcuno – la moglie – lo accudisca, salvo poi rifarci un pensierino quando tutto torna normale: congratulazioni, proprio vero uomo).
La moglie che ha piantato le corna al marito già due volte, non lo fa la terza ma mica per volontà propria però quando lo fa lui mette in scena la piazzata melodrammatica di quella che si è sacrificata eccetera eccetera blablabla. E poi che nella grande difficoltà si immedesima nel ruolo della compagna che tutto sopporta per amore del suo uomo (che fino a cinque minuti prima non sapeva neanche più chi fosse diventato).
Entrambi che hanno rinunciato ai loro sogni ma non sono capaci di prendersi la responsabilità di questa scelta (men che meno – almeno lui – per cambiarla) ma non sanno far di meglio che dar la colpa allaltro – non che uno dei due cmq si sia sforzato di far funzionare le cose prima.
La ragazzina che, a parte il disgusto, mi ha messo addosso anche una grande tristezza – ma come fai a ridurti così a neanche 18 anni?!? Come fanno ad essere quelli i tuoi sogni? E come fai ad abbassarti a tanto (approfittare delle conoscenze, andare a letto con chi ti capita, usare la gente, dimenticarti della tua amica) per un obiettivo simile?
Il ragazzino che forse è quello più umano che però vive nel suo mondo e si fa solo i fatti suoi.
Tutti insicuri e bisognosi di conferme, che pretendono chiedono vogliono. Tranne forse laltra donna che poraccia ci va di mezzo e alla fine invece di mandarlo a quel paese ricomincia da capo – senza neanche sapere come sono andate le cose (nessuno poi le ha mai spiegato che non si lascia un uomo per un altro ma se lo fai devessere per te?).

(qua mi stavano per buttare fuori dal cinema. Scena: lui che le chiede: ci vediamo per un caffé? Io che dico: no! Lei che dice: Io che crollo sul sedile con le mani sugli occhi strillando ma nooooooo! La fila davanti si è un po alterata – anche perché non è che prima non mi ero fatta notare…).

Mah. Unica cosa positiva, attori superbi, tutti. La Bellucci o le hanno cambiato le corde vocali o ha fatto un corso accelerato o è stata rapita dagli alieni che le hanno modificato la personalità, cmq recita. E pure bene.

Tutto qua. Scusate la lunghezza dello sfogo ma è da ieri che sono incavolata nera 😀

dimenticavo che:
– la fine scopiazza talmente quella dellultimo bacio e tutto il film sembra tanto ancora loro ventanni dopo da farmi suggerire un prossimo cambiamento di sceneggiatore;
– lei urla talmente tanto (come la Mezzogiorno nel film precedente) che vien voglia di darle una botta in testa;
– qualcuno dovrebbe dire al signor Muccino che la gente non è mica così cretina (almeno la maggior parte) da dover ripetere le cose trecento volte e se non le hai capite ti metto pure le didascalie e per essere sicuro te le faccio urlare addosso – odio uscire dal cinema con la sensazione che ti prendono per scema (a maggior ragione se avessi pagato il biglietto);
– concordo con quel genio che diceva: Muccino ha fatto un film sui ventenni, uno sui trentenni e uno sui quarantenni. Considerando che può fare ancora i cinquantenni, i sessantenni, i settantenni, gli ottantenni e mettiamoci pure i novantenni, con cinque film ce ne siamo liberati. Evviva loriginalità.

Aridateme Ozpetek!!!

giovedì, 8 gennaio 2004

storie | blogghiche&internettiane

evvaaaiii!

per la data ce lho fatta – yeeeeeeeeeeaaaaaaaaaaaaah!!!
mo devo capire come funziona linserimento delle tre colonne e come cambiare il carattere dei link alle pagine precedenti/seguenti negli archivi.

Ce la posso fare
;o) errata corrige: nei commenti la data rimane invertita. E non capisco dove va cambiata… uffa.