Perché avremmo una mente se non per fare a modo nostro?
(Fedor Dostoevskij)

lunedì, 9 febbraio 2004

storie | blogghiche&internettiane

Non mi piace

…quando le cose non sono a posto.
E ultimamente mi sembra che niente lo sia.
Goccia che fa traboccare il vaso, sto cavolo di blog, mi mette a disagio il fatto che non sia come lo volevo.
Lo so che è una cavolata e che se mi ci metto magaaaaaari fooooorse capisco come sistemarlo ma non cho voglia di avere unALTRA cosa da sistemare.
Il che è esattamente come mi sento nei confronti della mia vita in questo momento.

(ma almeno per andare a capo in maniera normale non cè un tastino o qualcosa?!? Devo per forza mettere br nei tag ogni volta?!? Uffa)

giovedì, 5 febbraio 2004

storie | blogghiche&internettiane

nonononononoNO!

Che cavolo è sta roba? Date commenti categorie ultimi commenti, gli a capo saltati… e prebody in alto…?!? ma uffaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! Avevo appena imparato!!!

 

Mi suicido. Accidenti.

mercoledì, 4 febbraio 2004

storie | di me

molto scorrect

adoro fumare
non ho intenzione di smettere almeno nel breve periodo
sono stufa di sentirmi in colpa
visto che evito di fumare in faccia a chi ne prova fastidio
e allora la smettano di rompermi le palleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!

Astenersi salutisti grazie.

mercoledì, 4 febbraio 2004

storie | blogghiche&internettiane

accipicchia

dreamweaver è una cannonata! Un mix tra i giochi per bambini e un puzzle:
l’ideale per me. Avrei messo su il blog in 5 minuti. Mi sa che presto ci saranno
delle modifiche 😀

Accidenti però a comprarlo costa una fortuna. Mmmmmmm… se compro il
portatile magari trovo un bel pacchettino con tutto quanto…
Ok torno a
smanettare. E’ divertentissimo!

lunedì, 2 febbraio 2004

storie | vissute

postilla

ok non ho inventariato i libri. Ho letto pochissimo. La coperta lasciamo perdere.
Ma è stato un finesettimana davvero delizioso. Alla fine ciò che importa non è ciò che fai ma con chi lo fai. E come ti fa sentire. E se stai con persone meravigliose, questo è quello che ti rimane.

Il guaio però di conoscere gente così è che spesso hai la sensazione di prendere sempre e dare molto poco in cambio.
Soprattutto quando contemporaneamente sai che non te lo permetterebbero.

Bene, questo era il post confuso delle undici e un quarto circa. Meglio vada a nanna ora.
notte.

lunedì, 2 febbraio 2004

storie | vissute

resoconto del finesettimana ovvero ‘come sono sopravvissuta’

VENERDì.
Si sono aggiunte altre ottomila cose e quindi ovviamente tutta la parte di restauro è saltata.
In primis le ballistiche (doccia batte bagno per 10 minuti contro almeno mezzora).
In secundis è finita la crema (accidenti a quando si è rotto il silkepil) OVVIAMENTE dopo una gamba e quindi ne avevo una liscia e una no (e OVVIAMENTE questultima era quella dalla parte dello spacco). Vabbé.
Per fortuna chi mi passava a prendere era in ritardo di un quarto dora e quindi son riuscita a non far aspettare (mettendomi le scarpe in ascensore).
Serata pallolisissima genere alta società alias controfigura della Milano bene – quella cafona, non quella di classe. La mia figura la facevo benché sul genere retrò che non mi scollerò più di dosso cmq almeno ho potuto indossare il mio stupendissimo vestito da sera vecchio stile che adoro. Ecchissenefrega se non è il genere Dolce&Gabbana.
Per fortuna cera la mia amica F. che mi fa scompisciare, tra me e lei abbiamo tagliato a pezzi tre quarti dei presenti, brindato (innumerevolmente) alle cose più strane, siamo congelate – che il palazzo del 600 è taaaaaaaaanto bello ma porcaccia la miseria potrebbero anche riscaldarlo con qualcosa che non siano due caminetti, abbiamo ciciarato, spettegolato, mangiato, bevuto, bevuto, bevuto, fumato, fumato, fumato, e atteso che i primi se ne andassero per fiondarci a requisire un passaggio di ritorno – che il palazzo del 600 è taaaaaaaaanto bello ma porcaccia la miseria sta a casa del diavolo.
In pratica, come abbiamo concordato, le due iene – altrimenti dette le due zittelle. Ci mancava solo il ferro da calza (come ha detto lei). Gli unici che non fossero gay e/o accoppiati sono comparsi cinque minuti prima che noi ce ne andassimo – tre rrromani de RRRoma uno più carino dellaltro – ok uno decisamente bello – che si sono fiondati sullunica diciannovenne presente. Mestamente consapevoli della nostra veneranda età ci siamo dirette alla macchina.
10 anni fa la diciannovenne sarei stata io, i single avrebbero guardato solo le trentenni, io mi sarei scatenata e non sarei rimasta incollata al caminetto tutta sera crollando dal sonno e ambendo al mio lettone (raggiunto alle ore 1.45).
Decisamente la mia attuale serata ideale (birra con gli amici, alternativamente una cenetta più film) batte festa ultrascicchete 10 a zero.

SABATO.
Svegliatami presto riesco a fare tutti i pacchetti per il brunch compleannesco che è stato davvero divertente e rilassante (e mi ci voleva dopo la giornatina precedente). Poi ritiro libri a Cornate (3 volte tanti quelli che ci aspettavamo), saccheggio della libreria di Vigevano, salto dellaperitivo, arrivo alleritreo in mostruoso ritardo, consegna regalo di Natale a C. che è un vero tesoro e ne dice un paio delle sue, serata esilarante (tutti gli uomini DEVONO sapere la propria misura di scarpe, pantaloni e camicia, specificatamente del collo. Segue conversazione surreale), birra della staffa allold fox.
Crollo sul lettone alle ore 1.30.

DOMENICA.
Svegliatami alle 8 mi auto ordino di riaddormentarmi e resto a sonnecchiare perché è mio diritto sacrosanto, perdindirindina! Mi stufo e mi alzo allalba delle 12.15, pranzo pantagruelico in famiglia, ritiro libri in centro a Milano, giro culturale alla mia università (sì il mio pezzo di chiostro è ancora lì), scarico libri in ufficio, saluto lo schiavizzato che ormai mi odierà, chiacchiere chiacchiere chiacchiere con A., birra e conversazione con E., messa, birra e serata allold fox in piacevolissima compagnia.

Il finesettimana di tutto riposo non lho avuto, ma uno dei migliori finesettimana della mia vita sì. Grazie a tutti :o)))))))))))))

venerdì, 30 gennaio 2004

storie | di biblioteca, di me

evviva

evviva evviva che bello scontrarsi per l’ennesima volta con la realtà. Che cavolo serve dare il 100%, prendere sul serio le cose, fare una tonnellata di sacrifici, essere puntuale e attenta e ottenere i massimi risultati (sulla carta), dare la massima disponibilità possibile quando poi in pratica non ottieni un tubo? E oltretutto vedi quelli che han cazzeggiato tutto il tempo però fan tanto i simpatici passarti avanti? Ma vaffanculo il corso e gli stage del c@##o che mi han proposto.

giovedì, 29 gennaio 2004

storie | vissute

dimenticavo…

…nel frattempo dovrei pure scrivere un racconto.

Facciamo che lo elaboro nella mia testa mentre faccio le altre cose :oDDD