storie | vissute
A volte mi piacerebbe che le stesse persone così rispettose nei confronti dei credenti di religioni non cattoliche o nei confronti dei non credenti lo fossero anche solo la metà verso i cattolici.
Negli ultimi anni sembra che sparare a zero sulla religione cattolica, sui suoi rappresentanti e sui suoi fedeli, magari già che ci siamo ritenendoli responsabili di cose successe centinaia di anni fa – ma non solo, nonché criticare qualsiasi cosa dica il Papa (che, giusto così per inciso, ‘vale’ solo per i credenti cattolici quindi tutti gli altri non ho ben capito perché si sentano tanto toccati e chiamati in causa), nonché dire ai cattolici cosa dovrebbero o non dovrebbero fare sia diventato uno sport.
E trovo davvero vigliacco e ipocrita confondere volutamente la fede con gli episodi storici. Perché un conto è ‘Ama il Signore Dio tuo con tutte le tue forze e ama il tuo prossimo come te stesso’ (e quanto è difficile, voglio dire, non si parla di tollerare o di rispettare, si dice amare), un conto son stati gli errori compiuti da persone che sono esseri umani come tutti gli altri. Per cui se anche ci son state le crociate e l’inquisizione e un sacco di orribili cose compiute dalla Chiesa, non sono quelle la Parola di Dio.
E ci sono persone che in essa credono con il cuore, non solo formalmente; che fanno fatica a seguire nella pratica la propria fede, in un mondo dove spesso quello che per un cattolico è un valore, socialmente viene invece considerata una cosa ridicola; che fanno delle scelte che spesso, lo so per esperienza, non sono affatto facili. E insomma, quantomeno lasciarle in pace no?!?
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