Perché avremmo una mente se non per fare a modo nostro?
(Fedor Dostoevskij)

giovedì, 10 marzo 2005

storie | previste

sperèm

Gemelli (21 maggio – 20 giugno)

Ho una nuova parola per il tuo vocabolario: invaiatura.
I viticoltori la usano per definire la maturazione improvvisa dei
vitigni a un mese dal raccolto. Fino a quel momento i chicchi duva
sono piccoli, duri e pallidi. Poi, in pochi giorni, diventano più
morbidi e dolci, si scuriscono e aumentano decisamente di volume.
Neanche i viticoltori più esperti sanno prevedere con precisione il
momento dellinvaiatura. Succede rapidamente e senza preavviso. Io
invece posso prevedere con una certa sicurezza che stai per vivere una
versione umana dellinvaiatura, Gemelli. Buona stagione della maturità!
(solito oroscopo di Internazionale)

Visto che al momento le prospettive di lavoro sono quantomeno desertiche e le dune si stendono in tutte le direzioni fino allorizzonte e oltre, forse intende dire di darmi allalcool.

mercoledì, 9 marzo 2005

storie | di biblioteca, vissute

persone

Premessa: ieri ho appurato che tra 10 giorni sono senza lavoro. Cioè forse magari vedremo può darsi ma non è detto che eventualmente ad aprile salti fuori qualcosa alla Fondazione ma mica è sicuro, quindi finito RçS arrivederci e tanti saluti; l’altro progetto che mi ero trovata in università e che doveva partire a dicembre è stato spostato per la quinta volta a maggio e sinceramente non so quanto farci conto, per cui insomma meno male che non ho mollato il vecchio e se proprio devo trovare il lato positivo almeno a fine marzo ho il tempo per una vacanza, ma francamente preferivo altrimenti. E’ che proprio non me l’aspettavo.

Per cui dopo un giorno di ansia preincontro e uno di incazzatura/depressione/nervosismo, oggi mi metto a mandare il cv in giro.
Tra cui all’amica sconosciuta di una ragazza con cui ho chiacchierato virtualmente e che ho conosciuto di persona solo ieri sera.
E questa (l’amica) invece che dirmi bene grazie ti faccio sapere – come sarebbe stato più che normale – mi manda mail di consigli suggerimenti indicazioni e segnalazioni ulteriori nonché alla fine numero di telefono e mi propone un aperitivo per parlarne. Senza che io le avessi chiesto nulla che mi sentivo pure in imbarazzo a romperle le palle.

Ci sono ancora persone gentili e disponibili. Ci sono ancora persone gentili e disponibili con perfetti sconosciuti.

Questo mi restituisce un po’ della fiducia nelle persone che ultimamente stavo perdendo.
E, autocitandomi, non finirò mai di supirmi. Bene. Di solito mi stupivo quando la gente si rivela peggiore di quello che è. Bello tornare a questo.

Oggi è una bella giornata. E le cose non possono andare così male.

martedì, 8 marzo 2005

storie | vissute

nessuna festa, grazie

Se su San Valentino ho avuto una lieve defaillance (molto momentanea), oggi sono fermissima: non è una festa. E’ una cosa triste. Per cui eviterò gli estremismi da entrambe le parti – come sempre, gli estremismi non fan per me, e certi che ho sentito son veramente ridicoli.

Però vi do un consiglio. Fate questo test. E’ intelligente, documentato, non banale e non superficiale. Cosa rara in questo genere. E forse imparerete qualcosa di nuovo, come è capitato a me :o)

giovedì, 3 marzo 2005

storie | vissute

neve

Qua ha nevicato quasi sul serio (insomma, la nevicata dell 85 era unaltra cosa).

E pure valsa la pena di farsi un discreto pezzo a piedi carica come un mulo che i tram erano bloccati. Un paesaggio da fiaba, sembra quasi una tormenta nei canaloni formati dalle case in via Larga o il paese della regina dei ghiacci quando guardi gli alberi o ancora i Natali da bambina… e la gente che sorride ed è più gentile.

La palla di neve a sorpresa nel collo mi ha entusiasmato meno ;o), ma terminare una deliziosa serata (per una deliziosa occasione…) a battaglia di palle di neve è stata una degna conclusione :oD

Tutti troppo beneducati però, le battaglie senza esclusione di colpi sono unaltra cosa!!! Poi io passo sempre per la cattiva e così mi sono trattenuta ;oP

Voglio fare un pupazzo di neveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!

mercoledì, 2 marzo 2005

storie | sentite, vissute

Fiorella Mannoia bis

Ieri sera follia e con decisione dellultimo momento son tornata a sentire Fiorella Mannoia, stavolta in un teatro (Smeraldo).

Rispetto allaltra volta, oltre ovviamente al fatto che si sentiva mooooooolto meglio – non che ci volesse granché! – ho poco da dire (compresa la faccenda dei bis alla fine, ma che nervi) salvo che la voce non era al meglio, sfiatava un po sulle note alte ma pazienza; quello che sembrava tanto spontaneo la prima volta a risentirlo pari pari lascia un po lamaro in bocca anche se capisco che a rifarlo 3 volte a settimana è già tanto che sembri ancora naturale; ma soprattutto, non essendo distratta dai nuovi pezzi ho potuto apprezzare meglio le interpretazioni – e reinterpretazioni – dei brani. Per cui se ridimensiono il mio apprezzamento per la sua versione di Che cossè lamor di Capossela (troppo maschile il testo, troppo poco incisiva linterpretazione), aumento decisamente quello per Boogie e Messico e nuvole tra i pezzi nuovi nonché per le nuove versioni di alcuni pezzi classici: mentre Il cielo dIrlanda versione lenta è TROPPO lenta, Sally lha interpretata da urlo – soprattutto nel punto in cui fa:

perché la vita è un brivido che vola via
è tutto un equilibrio sopra la follia
sopra la follia…

… e ho sentito distintamente un brivido per la schiena.
E cmq non è che capiti tanto facilmente di sentire il meglio di Conte, Fossati, Ruggeri, eccetera eccetera in ununica serata.

Indimenticabili:
cantare a squarciagola Quello che le donne non dicono con P.
qualcun altro che riconosce una delle tue canzoni preferite (Piccola serenata diurna) prima di me.
una mano che stringe la mia su

e nella tua mano
cè la voglia di tenere quella mano nella mia

lunedì, 28 febbraio 2005

storie | vissute

un weekend a rate

Post scritto a rate che il simpatico norton mi litiga con firefox e meno male che c’è txt (però è valsa la pena di sentirsi dire da A. di essere miss nerd per aver risolto la cosa :oP) .

Un weekend iniziato e continuato a base di chiacchiere sui libri, da quanto non mi capitava… ben due serate di fila! E in più cibo e buon vino e ottima compagnia e qualche sigaretta (ebbene sì esiste un locale con area fumatori e pure ben aereato).

Proseguito con una chiacchierata  con una persona che ho visto finalmente tranquilla e felice come dovrebbe perciò posso smettere di preoccuparmi ;o)

E terminato allo stadio su cui tutto quello che ho da dire è che spero non diano dei soldi a quello che organizza le uscite dei tifosi, perché se c’è gente così deficiente da pensare che una partita sia tutto nella vita al punto da SPUTARE sui tifosi dell’altra squadra (che già sono pure un po’ incavolati che gli avete rubato una partita…) la rissa magari ci scappa visto che si esce poi dagli stessi cancelli. Ma ti pare che uno mi deve sputare addosso perché ha vinto una partita? Ma non c’hai una vita? Voglio dire, anch’io tifo, e abbastanza appassionatamente, e se vince la mia squadra son contenta, e se perde ok mi spiace ma vabbè, mica mi cambia l’esistenza. Ero pure contenta perché pur avendo perso abbiamo giocato una partita che valeva la pena guardare – e cmq il derby è sempre uno spettacolo che merita (e tanto lo dovevo sapere che andava male, che la coreografia della curva dell’Inter è crollata dopo due secondi due…!). Sinceramente non potevo credere che qualcuno mi avesse sputato addosso perché sono della squadra avversaria. E se perdeva lui che faceva? Veniva col fucile? Che schifo.

mercoledì, 23 febbraio 2005

storie | previste

uff

Sempre da qui:

Gemelli (21 maggio – 20 giugno)

È un periodo perfetto per convocare una
conferenza al vertice di tutti gli aspetti della tua personalità. In
questo momento quasi tutti sono disposti a mettere da parte i
disaccordi e ad accettare un nuovo progetto comune. Anche il bambino e
la controfigura che sono in te sono disposti a un faccia a faccia. E
questo fa ben sperare per la possibilità di mettere su un festival
dellarmonia che sappia tirar fuori lo spirito di cooperazione del
pedante, del ribelle, della spia e di molti altri te stesso che di
solito pensano solo agli affari loro.

Ecco se posso anche concordare sul fatto che tutte le mie personalità si facciano gli affari loro indipendentemente luna dallaltra, sul luogo comune del gemelli spia ecco proprio no.
Che sarà la paranoia latente (ma dopo quante volte invece posso cominciare a pensare di aver ragione?) ma io non racconto mai nulla degli affari degli altri (salvo casi estremi) mentre ultimamente ho la sensazione che qualcuno lo faccia decisamente troppo. E si inventi pure le cose. E metta un tantino di zizzania. E non si faccia gli affaracci suoi.

Giusto così per. Ma non conosco Gemelli sospettabili.

beh ora che ci penso meglio…

mercoledì, 23 febbraio 2005

storie | guardate

I diari della motocicletta

Avevo proprio una gran voglia di vedere questo film, parecchie persone me ne avevano parlato bene e avendolo nel programma del cineforum aspettavo con impazienza la serata. A dir la verità ero parecchio stanca però ho pensato che ne valesse la pena.

Ecco… belle immagini, molto molto belle, bei paesaggi, splendida l’idea delle immagini in bianco e nero pseudo fotografia ma coi personaggi in posa ma non fermi, ottimo spunto: il viaggio dello studentello Ernesto Guevara prima che diventasse il Che, e che l’ha cambiato o quantomeno ha motivato quello che è diventato.

Ma. Francamente mi aspettavo di più. MOLTO di più. Innanzitutto è leeeeeeeeeeento ma lento ma lento. Ma il difetto peggiore è che è agiografico in maniera imbarazzante – un difetto! Uno! Uno scatto d’ira! Qualcosa! No. E’ buono, intelligente, colto, figlio e fratello affezionato, amico e innamorato fedele, ragazzo onesto, sincero, sensibile, generoso, corretto, un po’ privo di tatto ma perché è onesto quindi non vale, un po’ imbranato che fa tenerezza ma non troppo, simpatico, gentile, idealista e pure figo! E che è, sarà stato un essere umano anche lui, pure Gesù Cristo si incavolò coi mercanti del tempio santo cielo!

Ciliegina sulla torta, per interpretare uno dei personaggi più carismatici del XX secolo mi vanno a scegliere un bamboccio caruccio (ok, molto caruccio. Molto molto molto caruccio) con la stessa personalità ed espressività del mio fermacarte. Che non ho.
Adesso facciamo fare, che so, Garibaldi a Lorenzo Flaherty e Lucrezia Borgia a Martina Stella e siamo a posto.

Davvero un peccato perché realizzato in maniera un tantino più realistica e meno retorica lo spunto di cui sopra era proprio interessante.

martedì, 22 febbraio 2005

storie | sentite, vissute

Paolo Conte

Premesso che non è che abbia sta conoscenza approfondita di Paolo Conte.
Premesso anzi che, detto proprio francamente, ho sempre pensato fosse noioso da morire e se ci sono andata è stato per (far) compagnia – e un po anche per curiosità ma non mi sarei presa il biglietto solo per quello.
Premesso infine che mi dava tanto lidea di musica delite che se non la capisci sei un povero idiota e ogni persona intelligente/colta/di buon gusto ama Paolo Conte alla follia e se tu no allora non lo sei – concetto che ho sempre odiato epperciò siccome son banale faccio la snob al contrario :oP
Premesso che un po ho cambiato idea sulle due premesse precedenti ascoltando Fiorella Mannoia cantare Boogie e Via con me.

Premesso tutto questo, il concerto del 20 allo Smeraldo mi è piaciuto da morire.
Avevamo anche dei buoni posti anche se non buoni come pensavo (però poi allintervallo ho visto Renzo Arbore due file avanti a noi e quindi se non è riuscito lui ad averli migliori difficile che ci riuscissi io) ma si sentiva molto bene e soprattutto erano molto centrali quindi sembrava di essere avvolti dalla musica.
Che in effetti è decisamente avvolgente. Ammetto anche che alla fine della prima parte stavo abbioccando – no, cioè, volevo dire, ascoltavo la musica ad occhi chiusi… Scherzi a parte, è in effetti una musica da ascoltare ad occhi chiusi, però se sei a un concerto ti godi anche il resto (e non era poco) – cmq rimango della mia idea che non ad un concerto dopo quattro canzoni un po simili ti spari.
Per farla breve, dal vivo è unaltra cosa. La voce è ancora più roca e fumosa (Dio che voglia di fumare che mi faceva venire…) e fa tanto night francese fumoso e buio a tarda notte (considerato che non ne ho mai visto uno, i luoghi comuni fanno un bel servizio a volte). Purtroppo non posso dire che canzoni mi son piaciute di più perché non le conoscevo e F. non si ricordava un titolo che fosse uno :o) però mi ricordo che una ripeteva bambula (sì con la u) e poi lattacco di una canzone meravigliosa (o forse era la stessa?) che diceva pressappoco se mi dici che non mi ami non ci credo / ma se non mi ami è un peccato – da brivido.
Orchestra da svenimento, eccezionale, luci dosate alla perfezione, lui che sembra che se la tiri e poi ti accorgi che al primo applauso sbatte le palpebre e arrossisce ed è TIMIDO! (fisicamente mi ricorda mio zio P.).

I testi… ecco i testi. Forse perché era dal vivo, sembravano un susseguirsi di immagini dipinte da questa voce che tuttora mi fa venire la pelle doca, poetiche, suggestive, che svaniscono luna nellaltra o si staccano bruscamente, che ti ricordano qualcosa, evocative è la parola giusta, forse.

Cmq non ci si capice un tubo e secondo me son senza senso. Belle però, eh. Senza il minimo senso ma belle. Però belle, giuro, mi son piaciute!

domenica, 20 febbraio 2005

storie | vissute

concetto da sviluppare

Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce.
(Pascal)

Riflessione che si lega alla prima parte di questo post ma che ora non ho tempo di approfondire (ma me la appunto!).