5 stroncature fulminee
In icq con un altro soggetto insonne, abbiamo partorito un’idea malata.
Gente, sfogatevi, toglietevi il peso dallo stomaco, dite quello che non avete mai osato dire: stroncate 5 libri/autori famosi e osannati che a voi proprio non van giù.
Niente giustificazioni, scuse, imbarazzi: fateli fuori.
Ecco i miei:
Eco: spocchioso e noioso*.
Benni: sopravvalutato e discontinuo.
De Carlo: irritante. Meglio: mi dà sui nervi. Meglio: non lo posso leggere.
Allende: una copiona.
Patricia Cornwell: ripetitiva e telenovelica.
*unica eccezione: Il nome della rosa (spocchioso ma non noioso).
Aspetto le vostre mannaie…
P.S. che nessuno che li ama si senta offeso. De gustibus eccetera. Se li amate, recensiteli…
Ed ecco il parere dell’altra mente:
Insonne? Ma se tento da mezz’ora di staccare e tu mi trattieni! 😀 😛
1) cominciamo coi mostri sacri: Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto. L’ha letto tutto il 5% di chi se ne vanta, posso metterci la mano sul fuoco. Ah, la storia delle madeleines è così famosa solo perché sta a pagina 29.
2) Banana Yoshimoto, kitchen escluso: un caso di un’autrice che azzecca (botta di culo?) un libro e poi gira attorno alla stessa idea. Ideale per chi non si stufa nel vedere 20 sale piene di ninfee di monet
3) De Carlo: prima due di due, poi di noi tre… Fosse riuscito a spillar soldi alla Fiat avrebbe scritto anche 4×4, ne sono certo. Le cose più belle dei suoi libri sono le copertine, e ho detto tutto.
4) Bret Easton Ellis: un esordio interessante, Meno di zero, e poi il vuoto spinto… Fino ad arrivare a glamorama, elenco degli status symbol di uno yuppie pazzoide. Meglio un giro per le vetrine del centro a cercar vestiti, almeno si prende aria.
5) Antonia S. Byatt: signora mia, siamo ben consci che lei ha un vocabolario estremamente variegato, ma non può mettere 5 paroloni per pagina, l’effetto naftalina è in agguato! Sull’effetto noia e verbosità invece cosa dire? Yawnnnn.
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