Perché avremmo una mente se non per fare a modo nostro?
(Fedor Dostoevskij)

domenica, 12 giugno 2005

storie | di biblioteca, di me

un anno da domani…

e con tutto ‘sto casino mi son distratta. Domani inizio in UC. Mi sa che la mia permanenza in rete si ridurrà drasticamente… per fortuna in T. non ci son problemi.

In tutto ciò, è la prima volta in vita mia che mi tremano le mani prima di barrare una scheda.

E se l’anno prossimo con le politiche si arriva a un decimo dell’isteria vista di recente, io emigro e torno giusto per votare il più sconosciuto – o meglio, quello che se ne è stato più zitto.

sabato, 11 giugno 2005

storie | di me

referendum. Post a futura memoria

Invidio – o forse no – sempre più le persone con certezze
granitiche. Quelle che sanno sempre cosa è giusto e cosa è sbagliato,
anche per gli altri. Anche quelle che dicono ah beh tanto poi son cazzi
dei singoli, a me che mi frega. Quelle che ancora non c’era il
referendum e già sapevano cosa votare.
Mi stanno invece decisamente sulle palle quelle che ti dicono cosa
votano come se a quel punto fosse sufficiente per te per votare come
votano loro. Sulla fiducia nella persona. Mah.
Ah poi il massimo son quelli che pigliano i quattro quesiti in blocco
come se fossero tutti la stessa cosa e non si chiedono manco su cosa
sia. La chicca son quelli che dicono che votano sì perché la legge l’ha
fatta il Berlusca.
Tutta gente che si fa un sacco di domande, eh… bravi bravi. Meglio non porsi il problema che poi pensare è faticoso.

Tolto tutto questo rumore, a me, personalmente, questo
referendum paralizza (premesso che se fosse passato il referendum di
abrogazione in toto della legge, voterei sì e rifatela da capo, idioti).
Son settimane che leggo di tutto e sento di tutto. Alla fine mi son basata sullo speciale del Corriere.it e su quello del Sole24ore
che mi son sembrati i meno isterici (i siti dei vari comitati, se non
fosse per la materia, rasentano il ridicolo. O meglio il rivoltante).

Alla fin fine, le scelte non son poi così tante: sei d’accordo voti sì, non sei d’accordo voti no.

Parentesi
sull’astensione. Come ho scritto altrove, se si ritiene sbagliato che
non si vada a votare, allora si torna al discorso dell’obbligo di voto.
Se invece si ritiene che questo sia il sistema più democratico
possibile, allora quella dell’astensione è una possibilità prevista e
non vedo perché non attuabile… cioè, perché uno che non va a votare è
un mostro e si deve subire il linciaggio che si sta vedendo?
Io ho sentito alcune motivazioni che magari posso non condividere, ma
che non per questo ritengo condannabili (visto che poi si parla di
libertà di scelta… si lascia quella di eliminare un embrione e non si
vuol lasciare o si condanna quella di non andare a votare???).
Ad esempio:
– non vado a votare perché non ci ho capito niente, non credo anche
informandomi di più che ci riuscirei e non mi va di votare a caso;
– ritengo che si tratti di un argomento che vada lasciato ai tecnici e
perciò penso sia un referendum inutile, l’astensione è prevista anche
per segnalare questo;
– alcuni quesiti riguardano diverse cose, sulle quali voterei o potrei
votare diversamente, perciò non voto né in un senso né nell’altro, e
non mi limito alla scheda bianca perché così magari capiscono che
questo referendum andava formulato in tutt’altro modo.

Soprattutto
quest’ultima ragione ha influenzato quello che farò io su uno dei
quesiti. Insieme ed inoltre, mi son basata su un’altra considerazione
espressa altrove: per chi, come me, crede che l’ovulo fecondato sia già
vita è molto difficile decidere se salvaguardare i diritti della donna
piuttosto che i diritti di quello che considera un essere umano e al
quale vorrebbe garantire il diritto alla vita, o meglio, scusate, alla
nascita. Se non voglio essere io a decidere per un’altra donna, non
voglio cmq essere io a decidere per un altro essere umano (in potenza,
ok, spero di essermi spiegata). E quindi che cavolo faccio? Questo per
spiegare perché mi senta paralizzata nei confronti di questo referendum
o quantomeno di alcune sue parti.

E quindi alla fine, per far
le cose semplici, voterò un no, un sì ma potrei anche non ritirare la
scheda come invece farò al successivo (imbecilli che avete formulato il
quesito, dovevate farmelo meglio. Non mi dovevate mettere insieme due
cose diverse) e un sì.

Cmq, è lacerante.

giovedì, 9 giugno 2005

storie | di biblioteca, vissute

visita medica preassunzione

e se l’esito è ok lunedì comincio in UC (ma contengo il tripudio finché non lo vedo nero su bainco).

Cmq salvo spiacevoli scoperte dalle analisi del sangue ECG ecc., son sana come un pesce.
le tre fasi interessanti della visita sono state:

– vista: ‘Signorina ci vede benissimo’.
‘Ah ottimo ho ancora i miei 11 decimi?’
‘Ehm veramente non ho controllato, mi son limitato ai 10’.
Ok.

– udito: fischi. Fischi. Fischi. Silenzio mentre lui smanetta. Sempre silenzio. Ancora silenzio. Comincio a preoccuparmi.
‘Signorina, le cuffie son rotte, non è lei che non ci sente’.
‘Ah beh se lo dice lei…’
‘No è che lei sente delle frequenze che sentono praticamente solo i cani e poi non mi sente quelle normali’.
(vi risparmio i commenti dei miei famigliari in merito).

– generica: Domande varie (soprattutto sulla schiena ovvio).
‘Ah stai benissimo’ (sì, dava del tu) ‘tutto a posto’, ecc.
‘Ah ok grazie’.
‘Ah una cosa fumi?’
(mento? non mento?)
‘Sì’.
‘Quante?’
‘…cinque’.
(ehm).
‘bene allora ti arriverà il referto a casa in busta chiusa, cmq tutto a
posto, sei idonea, se poi dalle analisi vien fuori qualcosa di
particolare troverai una mia lettera con le cose da fare da dare al tuo
medico curante’.
‘immagino tipo smettere di fumare…’
(sì sono scema e pure masochista e me le vado a cercare MA:
‘no beh finché son cinque cosa vuoi che sia’.

Ok, adesso che sono
nel delirio no, facciamo che ci penso durante l’estate, e in fondo ci
sto pensando da un po’, cmq, ok, da settembre provo almeno a scendere a
cinque.

… 

Ho detto che ci provo. 

martedì, 7 giugno 2005

storie | vissute

pontone bc svacco

Gran bel finesettimana lungo, fatto niente, letto molto, chiacchierato tantissimo, riso da morire.

Ok
i primi due meetup nazionali per me rimarranno sempre speciali, per la
novità, la curiosità, il sorprendente feeling immediato con persone
sconosciute, ma cmq anche questo è stato molto bello, soprattutto per
il mix tra persone che già conoscevo e avevo voglia di rivedere e
persone invece che non avevo mai visto e che ho avuto il tempo di
conoscere. Molto rilassante.

Strano incrocio, alla fine, tra la
sensazione di avere 17 anni e chissenefrega e quella di essere moolto
più vecchia di metà dei presenti 😛
Ma questa era la stanchezza che parlava, piombatami addosso come un
treno venerdì sera riducendomi quasi al collasso. DEVO andare in ferie
quest’anno, sennò ogni volta per riprendermi ci vuole troppo.

Cmq
è stato davvero molto ‘bbelo’ (tormentone :oD), tra chiacchiere serie e
chiacchiere sceme, passando dalla fecondazione assistita alla ricetta del toast alla Iorek, evitando qualche polemica e scoprendo fuminee illuminazioni.

L’unica
cosa (stanchezza a parte) è stato che a fronte della scoperta di tante
persone, ho sentito fortissimamente la mancanza di tante altre. Per me
è mancato un pezzo, un pezzo di continuità, era una cosa diversa, una
cosa nuova, bella, ma un’altra cosa.
Non so rendere l’idea, ma era come se spesso mi venisse da girarmi per
dire a questo o a quell’altro ‘hai visto’? ma la persona non c’era.

Detto questo, son nuovi ricordi, nuove parole, nuovi visi che si aggiungono alla già ricca collezione nella mia testa.

E i vaffanculo istituzionalmente autorizzati
valevano da soli tutto il MUNZ (che se qualcuno prova a svegliarmi di
nuovo alla 7.30, altro che quello… la sveglia la mattina presto NON è
bbelo!).

martedì, 31 maggio 2005

storie | npm

promemoria

no, niente bilanci quest’anno, voglio guardare avanti. Perciò, ecco qua 10 cose banali, niente di trascendentale, che voglio imparare nella mia vita (sarei tentata di farne una catena blogghica ma lascio al libero arbitrio :DDD):

1) andare sott’acqua. Evidentemente ho un peso specifico inferiore alla media e non c’è verso, galleggio per forza.
2) andare in bicicletta. Pure in piedi e pure senza mani.
… vabbè, mi accontento di evitare i muri…
3) suonare la chitarra e/o il sassofono. La prima la possiedo già (acustica), è un passo avanti – il fatto che la possieda da almeno 15 anni non conta.
4) digitare senza guardare la tastiera.
5) ballare bene il latinoamericano e il ballo da sala.
6) migliorare molto il mio inglese e imparare il francese e lo spagnolo.
7) stirare e cucire.
8) colmare le enormi lacune di storia e filosofia.
9) fare il servizio dall’alto a tennis.
10) debellare il mio rapporto conflittuale con gli elettrodomestici.

lunedì, 30 maggio 2005

storie | di biblioteca, di me

sfoghino prepost

ok poi parlerò del compleanno e di bilanci e dei regali, ma per ora tutto quello cui penso è:

il colloquio-pura-formalità-e-speriamo-che-mi-facciano-un-bel-regalo è diventato ‘le faremo sapere’.

allora cavolo non era sicuro? non avevo accettato IO la LORO proposta? Ho già chiuso con la T., mo’ rimango senza lavoro???
Ma soprattutto: se il lavoro inizia lunedì 6, quando diamine pensano di farmelo sapere?

Ma mortacci loro. 

venerdì, 27 maggio 2005

storie | blogghiche&internettiane

come non detto

era troppo logico per essere vero.

la connessione a pezzi ridurrà tali anche i miei nervi.

Nel frattempo sto postando in un’orgia di pallini verdi, sembra un praticello.

Uffa. 

venerdì, 27 maggio 2005

storie | blogghiche&internettiane

info nerd

su firefox e thunderbird per ora nun ce n’è, ma il simpatico tecnico
dello studio (nonché marito della migliore amica di mia sorella e che
inoltre peraltro siccome il mondo è piccolo conosce lei che io conosco perché sorella di lui, roba da matti, ma in fondo Milano è un paesino) pare avermi risolto il problema della connessione a pezzi.

Spiegazione che ho ricevuto:

– il coso IBM (access connections?) per gestire le connessioni del piccì (wireless o non wireless) diceva ‘ghe pensi mi’;
– il coso (bridge?) di windows xp per gestire le connessioni del piccì (wireless o non wireless) diceva ‘ghe pensi mi’;

nòrton non capiva più niente.

Perciò mi ha disattivato quello di ibm e al max avrò qualche problema se vado su un’altra rete wireless ma pasiensa.

ah la prima spiegazione che mi ha dato diceva: ‘è tutto un problema di astrazioni’.

Lo sapevo che dovevo studiare di più filosofia al liceo… 

venerdì, 27 maggio 2005

storie | previste

…e quando lo fanno sono incomprensibili…

Gemelli (21 maggio – 20 giugno)

Gianni Russo, un noto caratterista del cinema
statunitense, ha avuto undici figli con dieci donne diverse. E lui,
Gemelli, sarà contemporaneamente il tuo modello e antimodello di
riferimento per le prossime settimane. Anche la tua fertilità sarà
abbondante. Ma al contrario di lui, dovresti concentrare questo grande
regalo con precisione e discernimento. Non partorire più di due idee
alla volta.

uffaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa non mi serve a nienteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee :o(