storie | vissute
chi può vada a Carpi al Museo del deportato.
E’… non so descriverlo. Qualunque parola è riduttiva.
Sono così assetato dal desiderio di vederti
almeno una volta ancora.
(Vladia, Bulgaria)
La mia bocca avrà voi sulle labbra mute.
(Emil, Austria)
lo muoio, eppure come vorrei vivere!
Sono giovane, ho vent’anni, e la morte mi guarda negli occhi …
(Nina, URSS)
Ho vissuto soltanto vent’anni.
Poco ma tuttavia ho vissuto.
(Bohus, Cecoslovacchia)
Sai, mia cara, che non siamo distanti l’uno dall’altra?
Se una mattina tu uscissi da Terezin e ti dirigessi a nord,
e io da Bautzen venissi verso sud, la sera ci si potrebbe incontrare.
Andremmo di corsa, no?
(Jula, Cecoslovacchia)
Sono morta per attestare che si può amare follemente la vita e
insieme accettare una morte necessaria.
(Marguerite, Belgio)
Se tu avessi visto, come ho visto io in questo carcere, cosa fanno patire agli Ebrei, non rimpiangeresti se non di averne salvati in numero maggiore…
(Odoardo Focherini, Carpi Italia)
…abbi la certezza che tuo padre è condannato a morte per aver
tentato di salvare la vita di altri.
(Etienne, Francia)
Un’ idea è un’ idea e nessuno la rompe. (Luigi, Italia)
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