tremate…
Roma arrivooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!
sono stanca, stanchissima, anzi stancherrima.
Lavoro sempre di più, sposto mobili post ennesimo allagamento casa, non dormo abbastanza.
Ok. La verità è che non ho più l’età per fare le tre del mattino a ballare :oP/
(e considerando che mi sono resa conto giovedì che tre quarti della gente non aveva ricevuto la mail, mi è andata bene che fossero presenti l o r o – e altri senza blog 😉 ).
Ieri tra una telefonata e l’altra mi son ritrovata a zappingare (dopo mesi di non tv – salvo Olimpiadi – che anche quando sono a casa tanto è prenotata :oP) tra:
– canale musicale per giovanissimi con programma: quanto si vestono proprio da schifo le star quando si vestono da schifo (un interessante viaggio per accrescere il proprio bagaglio culturale estetico);
– canale musicale per giovanissimi con programma: quanto è del passato la musica del passato, per un’ora vi facciamo vedere i video degli anni ’80 (un messaggio subliminale per trentenni onde indurli a telefonare a uno psicologo). Le conoscevo tutte, dai Wham a Elton John (anche se non mi ricordavo più o non ho mai saputo quale canzone fosse di chi).
Risultato: mi sento decrepita E fuori moda.
uffaaaa avrei un sacco di cose da scrivere (sono ancora lì con le vacanze dei vecchiolini a metà!) ma non ho tempo.
In realtà il vero motivo è che da giorni ho in mente una canzone da bambini, completamente priva di senso, e che non mi esce di testa.
Il mondo è una patatina
Tina era la mia nonna
i nonni sono vecchi
i vecchi sono pesanti
santi come sambuchi
i buchi vanno turati
Turati era un socialista
lista è una cosa nera
nera è una cosa triste
triste è la mia canzone
zone d’allevamento
mento se dico fole
fole son le bugie
hanno le gambe corte
Orte è vicino a Roma
Roma è città del mondo – il mondo è una patatiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiina…
QUALCUNO MI AIUTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!
La casa dei miei sogni non è un castello sul lago. Né una villa al mare. Né un attico in centro.
La casa dei miei sogni ha un terrazzo enorme su cui danno grandi finestre. Grandi finestre senza tende e in questa stagione con poco verde si vede dentro benissimo. Ha sulla parete una lavagna – o un quadro grigio scuro – con sopra una mensola curva del peso dei libri sopra.
E una porta blu.
C’è un sacco di gente che va e viene in questa casa, e ci sono molte candele, a volte.
Secondo me è da lì che veniva il sax le scorse estati.
Mi piace un sacco guardarci dentro quando esco sul mio terrazzo a fumare; d’altronde non posso fare altro, sta proprio di fronte!
Si sa che sono una grande fan delle opere d’arte del castoro fotonico (che se non si mette a fare il fotografo professionista lo picchio).
Sono altrettanto felice di presentarvi i capolavori – finalmente online – di tostoini (che se non si mette a dipingere un po’ di più la picchio, così ho due motivi per andare a Roma).
Cliccate sulle casette e innamoratevi dei suoi quadri alla Burton (Tim).
Vi metto i miei attuali preferiti.
Ah, il primo è MIO. Non ci provate neanche.
Un mio compagno delle medie è nella lista dei cinquanta scapoli d’oro italiani.
dal corriere
dal giorno
Vabbé ma fare il direttore di Men’s Health (no dico, Men’s Health!) me lo fa scadere un pochiiiiiino (però era caruccio già a 12 anni).
Ieri mia sorella ha passato l’esame di Stato ed è diventata commercialista.
(naturalmente è tutto merito mio che in tempi remoti l’accompagnai a Cosenza dove non andò bene e così gliel’ho fatto rifare dove lavoro ora, ovviamente la mia presenza nello stesso edificio ha portato buono).
Il che mette me e un buon numero di miei amici al sicuro nel nostro futuro fiscale. Son cose da NON sottovalutare.
Brava! :o)))
Che poi, diciamocelo, era assolutamente un pretesto. Per me si poteva pure mangiare insalata tutto il tempo (con buona pace di chi ha organizzato e che spero non si offenda!).
Due giorni di flash che non rendono l’insieme ma danno un’idea:
– la messa al convento di clausura (tale a mia insaputa). Come esordio non è male.
– arrivare in anticipo pur pensando di trovare già tutti ed entrare alla chiesa evangelica con un ‘eeeehr mi sa che abbiamo sbagliato’ – e per fortuna la borsa con la tequila di G. era opaca 😛
– l’arrivo in massa e saluti e abbracci e ridere e mangiare bere giocare ballare chiacchierare;
– un’allacciatura stivali strategica (son riuscita a sbagliarla lo stesso ma pasiensa) con F. (cioè E. insomma, lei);
– YMCA sempre con lei e I.;
– i gradiosi DJ N./P. e A./P.;
– la competizione alcolica con le friulane (specifico la regione per rendere palese il livello di difficoltà);
– sgridare lei e lei per uno scherzo :oP
– le innumerevoli pause sigaretta, occasioni di chiacchiere e rivelazioni e rimpianti e sentirti a tuo agio con persone con cui temevi non sarebbe stato così;
– sentirti dire che non devi sentire la mancanza di alcune cose/persone perché hai una vita fighissima, e ripensandoci a mente sobria renderti conto che è vero!!!
– una litigata in macchina talmente classica da poter essere il soggetto di una vignetta della settimana enigmistica;
– arrivare in ritardo che i miei son già lì e sentirti dire da una persona che non avevi mai visto prima che sono due persone fantastiche;
– essere MOLTO contenta che siano seduti vicino a lei;
– vedere che si divertono e sono a loro agio – e fermarti al secondo quando loro prendono il bis di TUTTO;
– le pause con-sesso;
– poterti permettere di non chiacchierare con alcune persone perché sai che le vedrai presto;
– farti fare le foto da un vero artista;
– sentire la mancanza di molte persone che non c’erano;
– tante tante cose e persone per le quali non ho parole sufficienti.
E in tutto questo non vedere quasi mai F. (salvo uno strepitoso ballo a due) ma sapere che c’è sempre.
non ce la faccio stasera a raccontare della maialata (che è stata ancora meglio di quanto mi aspettavo e ho scritto ieri), ma segnalo che mi han citata e riempita di complimenti su questo forum di docenti.
Sì, mi sto dando delle arie :o)))
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