Perché avremmo una mente se non per fare a modo nostro?
(Fedor Dostoevskij)

giovedì, 17 dicembre 2009

storie | di me, vissute

[oggetti] segreti di famiglia

Per il mio onomastico i miei fratelli e sorelle mi hanno regalato un oggetto assolutamente introvabile, tanto che da quando sono sposata sto corteggiando quello della nonna che mia mamma ha portato in campagna. Parlo della mitica petronilla, altrimenti detta fornetto da fornello o fornetto estense o forno Versilia (che però è molto meno simpatico):

petronilla chiusa

 

petronilla aperta

come si vede non sto parlando dell’altrettanto mitica petronilla elettrica, molto interessante ma che però non ho mai usato:

petronilla elettrica

 

la Petronilla di casa mia è assolutamente indispensabile per fare la torta di pane di famiglia (in realtà ogni ramo della famiglia ha la sua variante, ma tutte basate sulla petronilla): in forno in teglia normale non viene assolutamente la stessa cosa.

Piccolo problema: qualunque altra ricetta è andata perduta. Raccolgo qui quello che trovo su internet.

Istruzioni per l’uso

Il Ciambellone Più Soffice Del Mondo con variante ma c’è un intero forum

Ciambellone di mele allo yogurt 
Patate al forno
Pane senza impasto
Muffin allo yogurt e cioccolato
Torta del risveglio
Ciambellone soffice
Mele al fintoforno

Petronilla di castagne
Petronilla degli aztechi
Mele petronilla
Angelica di pane

Ciambellone di mascarpone
Pan di mort o pan con l’uga (pane con l’uvetta)

Focaccia ripiena e altre ricette

Ciambella di banana ed uvetta e altre ricette anche salate

mercoledì, 2 dicembre 2009

storie | di me

egomania

non ho potuto resistere:

 

(si tratta in realtà di un a mio parere geniale spot della tv svedese per far pagare il canone)

lunedì, 30 novembre 2009

storie | di me, di Pinocchi & pugili, vissute

a mo’

Giriamola in positivo. 

Oggi ho sventato un tentativo di suicidio di mio figlio che cercava di buttarsi a pesce sul pavimento, rimediando solo una piccola testata sul bordo della scrivania.

martedì, 17 novembre 2009

storie | guardate

i rischi della sedentarietà

Stare a casa comporta dei rischi.

In primis, la videodipendenza.

Ammetto che ho un paio di programmi preferiti che cerco di non perdere. Ma il problema non è questo, è quando sei troppo stanca per alzarti dal divano mentre il bimbo dorme per fare un po’ di cose che dovresti fare, e quindi sprofondi nei cuscini zappingando alla ricerca di qualcosa da vedere. E visto che la tv di giorno è quella che è, si tratta di trovare qualcosa di decentemente guardabile, indomma il meno peggio tra i vari forum et similia, dribblando i programmi di pseudocronaca rosa e sperando in qualche vecchio film e qualche serie tv passabile.

Alla peggio, c’è sempre mtv con un po’ di musica.

Ma proprio mtv, che pure è fonte di perle estreme quali l’imperdibile ed inarrivabile Scrubs, mi ha trascinato nel trash più trash che si possa immaginare, un programma volgare, senza stile, con personaggi orripilantemente senza dignità e l’idea di base talmente umiliante e degradante e cinica da essere ripugnante e disgustosa.

Lo ammetto.

Mi chiamo Lucia e sono stata morbosamente affascinata da Paris Hilton’s My New BFF*.

Aiutatemi, prima che mi mette a vedere la De Filippi.

 

 

* Best Friend Forever. Un reality per trovare la nuova miglior amica del cuore di Paris Hilton.

mercoledì, 11 novembre 2009

storie | di me, vissute

in poche parole

Il Dio in cui credo io, essendo quello che ha detto ‘ama il prossimo tuo come te stesso’, tra togliere il crocifisso e dire cose tipo ‘possono morire se lo togliamo‘ (on. La Russa), starebbe con la finlandese che non ha niente da fare nella vita*.

* per evitare fraintendimenti: secondo me la laicità dello Stato ha problemi ben più grossi da quelli derivanti dal crocifisso nelle scuole.

martedì, 3 novembre 2009

storie | di me, di Pinocchi & pugili, vissute

corollario

Come prova del punto 3 del post precedente (e cioè che se non sono aiutate dai papà a volte un po’ è colpa anche delle mamme) porto questo commento emblematico ed esilarante avuto una volta che Fede mi accompagnava portando Giorgio nella fascia:

‘Che brava la signora che è aiutata‘.