Perché avremmo una mente se non per fare a modo nostro?
(Fedor Dostoevskij)

martedì, 23 febbraio 2010

storie | lette, vissute

no tav e l’informazione nel nostro Paese

Ora, se ci sono amianto e uranio questi hanno ragione. Ma ragione o no, è indecente e scandaloso come la notizia è gestita dagli organi di informazione. Motivo per cui, ecco un po’ di link e video.

Naturalmente non si sa dove siamo finiti non dico la sinistra, che vabbè, basta vedere il primo video per aver la conferma se ce ne fosse bisogno che la politica è tutt’i stess come dicono dalle mie parti, ma i verdi, i no global, e pure le associazioni dei consumatori, toh.

http://www.notav.info/

 

Ma soprattutto, io voglio vivere e far vivere mio figlio in un Paese dove io gli insegno che la polizia serve per difendere i suoi diritti, e poi fa questo? E nessuno dice un cazzo?

venerdì, 12 febbraio 2010

storie | di me, lette, vissute

Mi alzo in piedi! Intercettatemi!

Non ho molto da aggiungere a questo: sulla vicenda io sono sempre dell’idea che fino alla condanna esiste il principio di non colpevolezza, e più in generale che tra privacy e indagini preferisco tutelare queste ultime e mi intercettino quanto gli pare, ma mi si lasci ribadire:

«ma se uno mette il telefono sotto controllo per due anni si alzi in piedi chi pensa che non possa uscire qualcosa di scandaloso» (Silvio Berlusconi, 11/02/2010, fonte Corriere.it)

Io! Io! Mi vedete? Sono qui! In piedi! Ho anche la mano alzata! Niente di illegale, e del resto non mi vergogno.

Scommettiamo che se le contiamo sono un sacco (aspettiamo quelli che stanno ancora vomitando)?

mercoledì, 10 febbraio 2010

storie | di Pinocchi & pugili, vissute

ecchediamine

Io sto con mio figlio 24 ore al giorno, sette giorni a settimana.

Oggi mi prendo mezz’ora, oltretutto per andare a prendere la SUA crema di riso, e questo che mi fa? Cammina!

Ingrato*.


 

*(con tutto quello che faccio per te)

martedì, 9 febbraio 2010

storie | di me, di Pinocchi & pugili, vissute

diplomazia: virtù necessaria per trattare con neomamme, anche simpatiche come la sottoscritta

Qualche settimana fa Giorgio ha iniziato il corso di nuoto neonatale.
All’inizio ci han detto che poteva entrare solo un genitore e possibilmente sempre lo stesso, quindi visto che con Giorgio io sto molto di più ho lasciato il posto a Fede.

Alla seconda lezione era il giorno dei genitori, che quindi possono entrare a bordo piscina a vedere i loro figlioletti di 6/7 anni nelle corsie a fianco, e ne ho approfittato anch’io per vedere da vicino il mio piccolino in acqua.

Mi siedo vicino all’istruttore, parliamo del corso, lui mi dice che ok loro devono vendere il corso così ma lui è favorevole alla presenza di entrambi i genitori quindi dalla volta dopo posso entrare in acqua anche io – purché non si presentino tutti i genitori di tutti i bambini contemporaneamente.

La conversazione finisce qui e io, che non sono una che sopporta bene il silenzio, cerco un argomento di conversazione.

– Eeeeh quindi con questo corso i bambini da grandi avranno un migliore rapporto con l’acqua… (vago tono interrogativo).
– NO! (deciso tono accalorato).
– …
– Tutti dicono così, che è per l’acquaticità, che i bambini così sono più a loro agio nell’acqua, ma i bambini sono già a loro agio nell’acqua, non c’è bisogno del corso! E’ per la motricità!
– Ahhhh… (finto tono di comprensione).
– Infatti i bambini che fanno il corso camminano prima
(oddio… sarà un bene?)
e i dottori che ne sanno infatti mandano a fare il corso di nuoto i bambini un po’ indietro, come il vostro.
Vengo proiettata fuori di me con una scena alla Scrubs in cui mi vedo prendere l’istruttore per il collo urlando MIO FIGLIO COSA? INDIETRO CHI??? ma a quel punto mi scappa da ridere e cercando di trattenermi me ne esco con un esitante
– Ma veramente la pediatra ci ha detto che è abbastanza avanti per la sua età…
Lui inizialmente insiste e io un filo mi secco:
– No ma vedi come sta tutto rattrappito in acqua?
– Sì ok ma è alla seconda lezione…
Poi comincia forse a rendersi conto e inizia a scavare:
– No ma vedi è come per la pubertà, c’è chi ci arriva prima e chi dopo!
A quel punto mi torna da ridere e decido di salvarlo cambiando discorso.

Com’è come non è da quel momento in poi qualsiasi cosa facesse Giorgio era fantastica, oh ma che presa che ha questo bambino, oh ma che bravo eccetera.

Però non ho resistito e la volta dopo, entrando anch’io in acqua:
– Ah comunque lunedì ha gattonato!
– Ecco, hai visto che sta recuperando!

Tu invece sei irrecuperabile.
 

giovedì, 28 gennaio 2010

storie | lette

ciao giovane Holden

Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira.

(J.D. Salinger)

mercoledì, 27 gennaio 2010

storie | di me, di Pinocchi & pugili, sentite, vissute

dall’hiphop al geriatrico, senza passare dal via

Un paio di settimane fa esco con Giorgio in carrozzina e decido di ascoltare la radio nell’auricolare del cellulare, che se io canticchio lui si diverte molto. Radio Capital ha su la recentissima e caruccia Meet me halfway di cui so qualche parola, indi per cui mi sento un po’ mamma gggiovane e tttrendy, oltre che molto donna demente che canta da sola.

Lunedì decido di ripetere, pronta a sentirmi sì demente ma anche donna moderna nonché mamma gggiovane e tttrendy, infilo l’auricolare, clicco sulla radio e mi parte Hey Jude.

Hey Jude.

1968.

Non ero ancora nata, ma non mancava poi molto.

E sapevo tutte le parole.

Vediamola così: dopo aver insegnato a mio figlio che ci si incontra a metà strada, sono passata a dirgli di non portare il peso del mondo sulle spalle e che può migliorare le cose (insomma, le canzoni, ma non sottilizziamo). Oltre che, ovviamente, non deve rattristare la sua mamma. Niente male.

And anytime you feel the pain,
Hey Jude refrain,
Don’t carry the world upon your shoulders.
For well you know that it’s a fool,
Who plays it cool,
By making his world a little colder.
Hey Jude don’t let me down,
You have found her now go and get her,
Remember (Hey Jude) to let her into your heart,
Then you can start to make it better.

martedì, 26 gennaio 2010

storie | dal ponte, di Pinocchi & pugili, vissute

vittorie di coppia

 …e la prossima volta che Fede si lamenterà della quantità secondo lui abnorme di tapperware et similia che possiedo, gli ricorderò di quando (oggi) ho dovuto porzionare e congelare brodo e verdure spappolate, separatamente, per le pappe di Giorgio di una settimana (sì, fa 14 tapper) e ho dovuto ricorrere pure alle confezioni vuote di mascarpone che tengo per le emergenze.

Tiè.