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Milan l’è on gran Milan

Cara la mia città, che amo alla follia spesso contro ogni logica, fammi un bel regalo per il mio compleanno. Confermami quello che hai dimostrato 15 giorni fa, che sei una città che non si fa comprare, non si fa ingannare, non crede alle bugie, non perdona i colpi bassi, guarda sì al fare e a chi si dà da fare, ma sa valutare 5 anni di operato. Confermami che la maggior parte di te non guarda al proprio orto ma a quello di tutti, spera ancora che le cose possono cambiare, mantenendo il proprio cinismo che non perdona chi la prende in giro, e crede davvero di essere una città internazionale ma con il cuore in mano.

E, da domani, anche un sorriso in faccia.

in attesa…

…dei risultati di queste elezioni cittadine che mi hanno preso come non pensavo mi potesse ancora succedere (e questo è merito di Pisapia), segnalo che ci dev’essere un bug nell’ottimo sito voisietequi (in breve: 20 quesiti ai candidati sindaco sulle loro stesse proposte, rispondi agli stessi quesiti e vedi a chi sei più vicino).

Nella mia famiglia, il/la famigliare (notare la scelta di termine neutro) di centro destra è risultato/a essere vicino al candidato del partito comunista dei lavoratori, il/la famigliare di centro sinistra vicino al candidato di forza nuova, e l’apolitico/a decisamente sopra il candidato di forza nuova (per dire il livello di apoliticità, ha chiesto cosa fosse – prontamente linkato articolo in cui si diceva che il candidato sindaco a Milano era stato indagato per spranghe & co.).

L’unica speranza nel mio microcosmo politico è che il voto disgiunto abbia aiutato Pisapia (ieri sono arrivata a supplicare. Piuttosto, se proprio dovete, almeno che sia Palmeri).

epifania rosaconfetto

Un po’ di tempo fa lei e S. mi han parlato di questo libro che raccoglieva favole femministe degli anni ’70 della collana ‘Dalla parte delle bambine’. Che detto così sembra una roba per estremiste del femminismo che bruciano reggiseni un giorno sì e l’altro pure. Vero è che io ho un maschio e per quanto in famiglia mia io passi per una femminista oltranzista, non lo sono affatto (oltranzista) ma punto alla parità per cui insomma alla fin della fiera con amazon.it che mi fa gli sconti al 35% l’ho comprato pensando che mal che vada, se troppo estremo per il pupo me lo leggo io che sono adulta con spirito critico (hehe).

Lo apro e ho un flash pazzesco: la prima favola (proprio Rosaconfetto) me la ricordo BENISSIMO, proprio i disegni con le elefantine rosa e fiocchetti e scarpine… bellissima oltretutto!

Quindi, insomma, se son la femminista oltranzista di famiglia, la responsabilità sarà mica mia. Devo indagare su a) che fine ha fatto il libro b) da chi arrivò.

Per completezza: le due favole centrali sono in effetti un po’ TANTO femministe, la prima il giusto, l’ultima è deliziosa (e fa addormentare il pupo in un minuto netto. Per il significato psicologico di questo vedremo tra 15 anni).

cara Letizia, spiegami

o tu hai fatto e mandato il libretto elettorale a spese tue e allora io non ti ho autorizzato ad usare il mio indirizzo, o l’hai fatto e mandato a spese del Comune ergo mie e mi sa che non lo puoi fare.

referendum mon amour

no perché io mi ricordavo di aver votato per un referendum per il maggioritario contro il proporzionale e mi son sempre chiesta com’è che abbiano potuto fare il famoso porcellum, mo’ mi sveglio, cerco su wikipedia e trovo che:

Il Parlamento sarà vincolato dall’esito abrogativo del referendum e cioè sarà impossibilitato a disciplinare in maniera identica la materia così come abrogata dalla consultazione popolare. Rimangono ancora aperti alcuni interrogativi circa la durata del vincolo giuridico a carico del Parlamento.

e

La Corte Costituzionale può essere adita se una nuova legge non rispetta gli esiti del referendum popolare.

e a un’altra voce:

In presenza di nuova legge che non rispetti l’esito referendario, i soggetti autorizzati (magistrati, politici, associazioni di cittadini) possono ricorrere alla Corte Costituzionale per ottenere l’abrogazione della legge.

insomma per togliere ‘sta porcata un modo si poteva trovare no?

che robe

A mio fratello non proprio di sinistra Pisapia piace. A mia sorella, quella di sinistra e avvocato, no, per motivi professionali.

A mio papà – che tutto è ma certo non di sinistra – piace Matteo Renzi che non piace a un sacco di gente di sinistra non ho ancora capito bene perché se non per motivi inconsistenti come nei commenti qui.

Il che conferma che mio padre magari (anzi di sicuro) Renzi non lo voterà mai, e forse anche gran parte delle pantere grigie di Severgnini, ma un sacco di gente via di mezzo o stufa sì. E sarebbe già qualcosa.

Unità d’Italia: Milano e noi

Gli eventi del Comune di Milano sono qui.

Bella la galleria illuminata, potremmo approfittare dell’ingresso gratuito al Museo del Novecento o anche al Museo di Scienze Naturali che ai miei uomini piacerebbe un sacco e io non ci vado dalle elementari.
Non mi spiacerebbe il concerto della banda civica (ho un debole per le bande) alle 17.15 nel cortile d’onore di palazzo Marino.
Molto carina anche quest’iniziativa:

Luce tricolore in corso Venezia
“In armonia con la bella e suggestiva iniziativa dell’Unione del Commercio, che in occasione della festa nazionale per i 150 anni dell’Unità d’Italia ha colorato il proprio palazzo con luci e drappi tricolori, abbiamo voluto prolungare ‘la nostra bandiera’ fino al centro rendendo bianche, rosse e verdi anche le nuove luci di corso Venezia”.

Noi, dopo aver messo il tricolore sul balcone sotto la pioggia battente (il noi in questione si riferisce solo alla mia metà che però godeva di tutto il mio supporto morale), parteciperemo alla liberazione BC 150 libri per i 150 anni d’Italia :)

galleria Vittorio Emanuele II