il towel day ha portato buono. Anzi un sacco di cose han portato buono. Anzi ancora un sacco di persone. Da mezz’ora ho un contratto a tempo indeterminato nel primo cassetto: per i prossimi 35 anni verrò al lavoro con l’asciugamano…
il towel day ha portato buono. Anzi un sacco di cose han portato buono. Anzi ancora un sacco di persone. Da mezz’ora ho un contratto a tempo indeterminato nel primo cassetto: per i prossimi 35 anni verrò al lavoro con l’asciugamano…
E mentre qua si stava zappettando (se bisogna scavare, almeno facciamo in modo che cresca qualcosa) e tra una rosellina e i non ti scordar di me si riflette su consigli presenze assenze desideri bisogni conferme puntelli decisioni previsioni rapporti attese e via così, e intanto si lavora si incrociano le dita non solo per me si prega si sistema il sito (yeppaaaa) o almeno si aiuta e si cerca frattanto di respirare un po’ e cercare un qualunque cosa che faccia riemergere, beh ho trovato la cura per la depressione e menate varie.
Pura, semplice, gelida IRA.
Perché io sarò irritabile, presuntuosa, permalosa, indisponente, spesso isterica, volentieri nevrotica, e a volte anche paranoica, e ho fatto le mie cazzate cercando sempre di rimediare e pagandone pure il prezzo, anche alto, ma mai, mai mai, nessuno, mai, nella mia vita, ha MAI potuto dire e più vigliaccamente ancora insinuare che IO sarei disonesta. Ah e non solo io ma pure delle persone cui voglio bene.
E allora, piccolo e bieco essere immondo che sta spargendo ‘sta voce e di cui non so con certezza l’identificazione ma ti assicuro che ce la metterò tutta, se non ho cannato della grossa non solo hai la mia mail ma pure il mio telefono e con buona probabilità ci vedremo a breve perciò fatti coraggio e prova a dirmelo in faccia e a dirmi il perché e il percome e poi beccati la replica e soprattutto, caro il mio verme, preparati a pagarne le conseguenze, perché io ho la coscienza a posto e chi può anche solo pensare che io imbrogli a questo punto non è cretino ma in netta malafede. E, sì, bisogna saper perdere, e preferisco di certo perdere onestamente che vincere mettendomi allo stesso livello; e anche solo il sospetto che io non l’abbia fatto mi fa talmente incazzare che forse in effetti ti conviene solo stare zitto/a. Per non parlare del fatto che proprio perché è così me ne starò zittina perché in fondo chi se ne frega, la mia soddisfazione l’ho avuta, mi basta così e via andare, perciò fatti pure le tue manovrine del cazzo se è l’unica soddisfazione che sei capace di ricavare, ma finito tutto ‘sto ambaradan in cui evidentemente nessuno tranne i pirla è capace di stare zitto se ne riparla.
Ma che schifo.
(Il caps è stato disattivato per venire incontro alle esigenze dei lettori).
Ultimamente sento parlare un sacco di sindrome mestruale e/o premestruale. Cose di cui peraltro non ho mai sofferto essendo irritabile 365 giorni all’anno (366 i bisestili); peraltro stavo sempre talmente male fisicamente che il lato psicologico mi toccava assai poco.
Da un paio d’anni però, sarà l’età o sarà la stanchezza cronica, mi rendo conto ora che invece sono molto più ipersensibile e deprimibile (si dirà? boh) in quella certa settimana al mese che nelle altre.
Il che fornisce una spiegazione scientifica alla periodica e ricorrente sensazione di non essere capita, non essere apprezzata, essere rifiutata, dare tutto quello che posso per poi ricevere porte in faccia, e soprattutto di aver finora (e temporaneamente) sostenuto un ruolo che non è mio e che prima o poi si scoprirà che son sempre la diciottenne imbranata che non spiccica parola e che per proporre un cinema in classe si preparava per giorni.
O forse per una settimana al mese ho il gran culo di rientrare in contatto diretto ed immediato con l’adolescente che ero e che è in me.
Indi per cui innanzitutto eviterò in quei giorni di ascoltarmi Capossela in loop (bello eh ma deprimerebbe pure Pollyanna), inoltre mi faccio un regalo e compro i due biglietti per Ligabue a cifra che vabbè lasciamo perdere, e infine mi compro un altro paio di magliette versione Mafalda – oggi mordo così ho il cambio per tutta la settimana. Uomo avvisato…
Analisi complete per sentirmi dire che ‘morirò sana’, 44 euro, alla ASL.
Il ricostituente* perché sarò anche sana ma sono sempre troppo stanca, 39,50 euro, senza la mutua.
La melatonina per riequilibrare il sonno, 20 euro, senza la mutua.
La pillola che non prendo solo per comodità e che ho dovuto cambiare tre volte causa effetti collaterali, 10 euro a volta, senza la mutua.
La nuova medicina del mal di testa senza effetti collaterali, 2 euro, con la mutua (eccheccavolo).
La sensazione 15 giorni prima del mio compleanno di essere veramente VECCHIA dato che prendo più medicine di mia nonna, non ha prezzo.
Per tutto il resto, vaffanculo.
* nota a parte per il ricostituente: l’unico che posso prendere causa effetti collaterali (che poi son sempre l’emicrania) va preso tra le 10 e le 12 del mattino, senza poter bere the o caffé o anche mangiare da un’ora prima a un’ora dopo e consiste solo ed esclusivamente in una boccettina da agitare, versare in un bicchiere con dell’acqua dentro, mescolare e bere. Considerando che sono al bancone e faccio un servizio al pubblico, saran bei momenti. Impagabili, direi.
Il 27 io e F. siamo andati al concerto di Capossela a Milano; prime due date esauritissime, abbiamo saputo in tempo di quella aggiuntiva. E’ un po’ il ‘nostro’ cantautore quindi ci tenevamo molto.
Lui ha scritto le sue impressioni qui, io altrove e le riporto.
Il concerto di Milano è stato semplicemente SPLENDIDO.
Innanzitutto come da consiglio ci sono arrivata leggermente ubriaca :oD
Scherzi a parte, tutta la prima parte del concerto (durato tre ore con una pausa di quattro minuti e mezzo!) era dal nuovo album; alcune canzoni che non mi piacevano neanche dall’album non mi hanno entusiasmato neppure dal vivo (le prime, alcune quasi disturbanti – Vinicio il tecno-porno lascialo a casa va’: come ha detto il mio accompagnatore, è meglio quando guarda il fondo del bicchiere che quando vola sulle ali dell’acido :oP ), ma il resto è stato molto affascinante ed estremamente visionario (grazie anche alle stupende ombre cinesi).
Però alla pausa ero un po’ delusa. A me Capossela (peraltro scoperto abbastanza di recente con un lungo giro di associazioni e rimandi) piace perché ti racconta cose quotidiane in una maniera che tu non riusciresti mai. Però sono reali. Invece quest’ultimo album è appunto estremamente visionario: molto bello cmq, ma non il motivo per cui amo Capossela. Non so spiegarmi: è come andare a un concerto di Gino Paoli e trovarti Ligabue. Amo entrambi ma non è quello che mi aspettavo.
Oltrettuto visto che era tardi pensavo avrebbe fatto qualche bis dai vecchi album e via. Invece i bis sono durati un’ora e un quarto :o)))
E le interpretazioni erano da urlo. Che coss’è l’amor cantata da tutta la platea; Pioggia in novembre che avevo sempre ascoltato come appunto si ascolta la pioggia fuori dalla finestra senza mai accorgermi che parla di Milano; Il tanco del murazzo da paura; eccetera eccetera eccetera… fino al veglione che sarebbe stata una chiusura perfetta (e buonanotte!) ma improponibile a un pubblico esaltato e quindi seguita da Ovunque proteggi, semplicemente da brivido. In tutto ciò intermezzi, conversazioni che non si sa bene dove andavano a parare, commenti a canzoni mai eseguite (‘bella vero? peccato che non l’ho mai finita’), esitazioni su cosa fare (‘bella anche questa, ma l’ho già fatta’) che rendevano l’atmosfera incredibilmente intima anche per le canzoni con più ritmo.
E il pezzo forte: un’intera banda di ottoni che era più fuori di lui e che pare fosse un fuori programma. Fantastico.
appunti veloci.
Ultimamente qui – e altrove – non scrivo più di molte cose, come se istintivamente volessi tenerle per me.
Cmq.
Strano come una cosa porti a un’altra, ultimamente quasi a cascata.
1. Pasqua – Vangelo di Giuda – Omelia del Papa su Giuda – discussione su Giuda – perché ormai considero la mia fede una cosa quasi esclusivamente personale? (e fin qui il collegamento è evidente).
2. Politica – elezioni – sinistra – leggo cose che mi fan venire il nervoso – Costituzione: non più 2 giugno che 25 aprile? – perché 25 aprile = resistenza e basta? non è liberaz. dal fascismo? e gli americani? se la memoria è importante, perché solo parziale? – perché su certi argomenti/con certe persone non si può discutere? – perché mi sono stufata di discutere su queste cose? – perché mi sto tenendo lo spirito critico per me solo per non litigare? – cosa è la verità e perché la tua verità è più certa della mia verità? (vabbè qua poi si va sulla filosofia e non è pane per i miei denti – e cmq anche qui collegam. evidente).
Poi oggi grazie a una ricerca arrivo qui e con questo 1 si unisce a 2. Pazzesco.
Da segnare al volo:
«Combatto il comunismo, amo i comunisti» 1949, scomunica vaticana verso i comunisti
«La guerra non è soltanto una calamità, è un peccato», «Cristianamente e logicamente la guerra non si regge».
Considerando che son stata malissimo quasi tutto il weekend, ho lavorato col vecchio lavoro nel tempo rimanente, son riuscita ad infilarci una discussione politica con i miei come esordio, sono più stanca che mai e quindi nervosa e insofferente, in più leggo e sento robe che mi fan venire ancora più il nervoso, e, sì, sono anche in fase di camelie rosse, senza contare che mi è calato l’appetito e dormo pochissimo, nonché odio gli esami del sangue, il mio pensierino del lunedì sera è:
Ieri sera alle 20.15 nel mio seggio aveva votato il 68 e passa per cento. In quello di un mio conoscente l’80.
Se non fosse che fuori dal mio seggio c’era un barbone a terra che si lamentava e nessuno si è fermato potrei quasi pensare che la coscienza civica degli italiani si è risvegliata.
E in più, ecco, non vedo cosa ci sia da essere così orgogliosi. Non dico che votare questa sinistra sia da coglioni, per carità, ma qua si tratta di votare il meno peggio. Boh, io non me ne vanterei.
Ma detto tra noi. Io tutto ‘sto scandalo e casino non lo capisco: c’era bisogno che lo dicesse cosa pensa degli italiani? Non ha avuto cinque anni per dimostrarlo? Francamente a me la cosa non stupisce proprio, e tocca ancor meno.
E visto che anche quegli altri, anche se non lo dicono, coi fatti dimostrano di pensar la stessa cosa, la sensazione domininante è nausea assoluta. Che poi domenica farò quel che ho deciso di fare, ma qua si tratta solo di vedere chi piglia meglio per i fondelli.
E non vedo l’ora che sia finita e sapere di che morte dobbiam morire, che qua mi sa che son cazzi amari comunque vada, qualunque altra visione del futuro secondo me è solo prendersi in giro. Almeno non raccontiamoci balle.
Che schifo.
ULTIMI COMMENTI