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orgoglio di mamma

Mio figlio per il futuro ha un’alternativa sicura alla carriera di kickboxer – quest’ultima già preannunciata in gravidanza e confermata al momento della nascita:
Ostetrica: – Inspira! Spingi!
Io: – Non posso inspirare! C’è qualcosa che mi schiaccia il torace!
Dottoressa: – Signora, sono i piedi del suo bambino che puntano verso l’alto.
Io: – …
[52, 5 cm di bambino eh, mica cotiche]

L’alternativa cui accennavo è di essere vincitore certo di qualunque gara di rutti e scoregge partecipi, a livello mondiale. Anche intergalattico, probabilmente. Con in più il bonus ‘faccia angelica da non penserete mica che sia stato io????’

E io che gli metto anche i vestitini carini. Cercasi tuta macchiata, taglia 0-3 mesi.

generazioni tecnologiche

Risparmiando i dettagli truculenti del parto, è stato però necessario che la prima settimana io non rimanessi sola in casa e quindi mia mamma è venuta da me lavorando ‘a distanza’.

Ho scoperto così che chiama familiarmente tutte le varie mail di spamming, phishing e quant’altro ‘mail balenghe’.

Adozione istantanea.

luoghi comuni sulla gravidanza: aggiunta

In effetti, ce n’è uno che è assolutamente, rigorosamente, universalmente vero: le tette aumentano.

Non solo aumentano, diventano splendide. Non parlo tanto degli ultimi mesi quando anche la pancia diventa enorme e il tutto è bellissimo e meraviglioso ma tendenzialmente non sexy.

Parlo dei primi mesi, in cui aumentano di colpo di almeno due taglie, sono sodissime come non succedeva dal liceo, i conoscenti maschi capiscono che siete incinta anche se la pancia non si vede, e il vostro compagno non capisce più niente – giuro, potreste chiedergli qualsiasi cosa, continuerà ad essere felice ed incredulo come un bambino che abbia ricevuto un regalo di Natale a ferragosto, totalmente inaspettato.

Il mio compagno di vita, infatti, ha subito detto che finalmente ha capito perché lo chiamano stato interessante.

Highlander

Sabato ne sono nati altri due in anticipo. Sto parlando dei bimbi del mio corso preparto. Ora siamo rimaste in due.

Ne rimarrà soltanto uno (e Pinocchio sembra avere il naso di Christopher Lambert). 

gravidanza: il concentrato dei luoghi comuni

Ormai mancano meno di 15 giorni quindi un bilancino su questo aspetto posso farlo.

Non c’è niente, niente come l’essere incinte (e si dice incintE al plurale, ho verificato e la Crusca mi dà ragione) per essere sommerse dai luoghi comuni.
In più, non c’è niente come l’essere incinte perché qualunque donna in circolazione non si senta in diritto e anzi in dovere di raccontarti per filo e per segno la propria gravidanza o quella di conoscenti, e guai a te se la tua è diversa.
Infine, non c’è niente come l’essere incinte perché chiunque ti capiti a tiro, compresi illustri sconosciuti maschi e senza figli alla fermata del tram, non si senta in diritto e anzi in dovere di fornirti un consiglio, tendenzialmente un luogo comune.

E questi sono ben 3 luoghi comuni (M. di recente mi ha detto che ritiene che la coerenza sia sopravvalutata, io non condivido ma un altro luogo comune è l’irrazionalità della donna incinta quindi approfittiamone).

Delle madri o donne in generale che pensano di sapere tutto tutto tutto loro sulla gravidanza e se tu sei diversa allora sei un’aliena da guardare con sospetto e diffidenza nel migliore dei casi o da convertire nei peggiori, parlerò un’altra volta che ho come il sospetto che la cosa si ripercuota anche sulla fase post e cioè crescita del bambino, e il post mi diventa troppo lungo.

Mi limiterò a smentire o confermare alcuni noti luoghi comuni relativi a questo periodo, in base alla mia esperienza.

– col cavolo che ti vengono una pelle favolosa e capelli divini. Io ho avuto brufoli come al solito, foooorse più limitati a certi periodi, e i capelli divini sono dovuti al favoloso taglio del mio favoloso parrucchiere che è un vero genio e che comunque ho fatto un mese fa, quindi al massimo l’effetto ormonale è arrivato tardi e in concomitanza.

– a proposito dell’ormone, quello è verissimo, non un luogo comune ma scientificamente provato: si diventa (chi più chi meno) un po’ ipersensibili, vagamente isteriche, abbastanza irritabili, parzialmente irrazionali, tendenzialmente incazzose e un filo aggressive. Il vostro compagno toglierà tutti gli avverbi diminutivi e considerato che è quello che vi deve sopportare senza fiatare (e sul mio nulla da dire) lasciamogli usare le parole che preferisce. In fondo ha dovuto consolarvi quando sbagliavate la lavatrice e singhiozzavate appoggiate al lavello del bagno o sopportarvi mentre lo insultavate per aver chiuso la finestra del browser o tollerarvi mentre ve la prendevate con il capo/i genitori/chiunque vedendovi poi ritorcervi contro di lui se provava a minimizzare la situazione o tendervi il fazzoletto ogniqualvolta c’era una qualche scena remotamente commovente in un film o capitavate non si sa come mai su qualche fiction con bambini dai parti difficilissimi o malati o con tragedie varie. Non che anche la pubblicità non inducesse simili reazioni, ma non so se faccio testo dato che io già piangevo anni fa per la pubblicità dei pisellini Find*s (‘mamma, ma tu mi vorrai sempre bene?’). E per fortuna che le pubblicità della B*rilla sono peggiorate.

– devi mangiare per due: nisba, se no ti ritrovi ad avere 19 kg in più (per fortuna tutti o quasi pancia e tette) e comunque ora ti mettono a dieta quasi subito: volete perdere peso? Eliminate pane e pasta e funziona.

– la nausea dura fino ai tre mesi poi passa: magari. A me è cominciata tardi ed è durata fino ai 5 tutti, ma non mi lamenterò dato che mi ha fatto passare istantaneamente non solo la voglia di alcol (niente più birretta media) e caffè, che vabbè non fa benissimo se ne bevi 5 al giorno come facevo io ma basta ridurre, ma udite udite pure quella di fumare. Nei primi due casi proprio niente voglia, in quest’ultimo schifo assoluto nonostante la voglia psicologica di accenderla quasi insopprimibile all’inizio, ora saltuaria.
Ci avessi scommesso su avrei fatto dei bei soldi.

– le voglie: se si intendono quelle cose da settimana enigmistica per cui spedisci il marito alle 4 del mattino a cercare fragole in pieno inverno, io zero. Secondo me a questo livello sono capricci da donne un po’ stronzette. D’altra parte, dopo essermi fatta l’influenza a gennaio senza ovviamente poter prendere nulla e quindi mi è durata 15 giorni, ho assunto una dipendenza morbosa dal succo d’arancia fresco, con picchi di 2 litri al giorno, che non accenna a passare: attualmente siamo sulla bottiglia al dì. Pinocchio mi verrà fuori arancione. Inoltre negli ultimi mesi non ho potuto non fare colazione a base di latte o yogourt (Muller anche se magro per la dieta, però insomma almeno un po’ di soddisfazione…), cosa che poi ho scoperto ti consigliano caldamente per il calcio e per evitare la stitichezza.
In definitiva, mi sono sembrate più esigenze fisiche istintive dettate dall’organismo che vere e proprie voglie.
Diverso per il gelato: mai stata una grande amante, ora ne mangerei tutti i giorni, rigorosamente cono cioccolato e crema con sopra panna montata. Vista la dieta, non lo posso fare, ma quando lo faccio lo faccio bene ecco. In realtà, per tutta la gravidanza è decisamente aumentata la mia propensione al dolce, ma qui non posso proprio dire che sia un’esigenza dell’organismo…

– lo sballamento del sonno è stato invece per me assolutamente vero. Ho passato i primi 4/5 mesi in letargo con picchi di dormite di 12/15 ore a notte, e l’inversione del ciclo: prima andavo a letto tardi e nessuno mi svegliava al mattino, poi non riuscivo invece a tenere gli occhi aperti oltre le nove ed era vagamente più facile svegliarmi alla mattina (salvo i picchi).
Negli ultimi mesi invece il corpo automaticamente si orienta sul ritmo che avrai dopo col bimbo piccolo che dovrà mangiare ogni tre ore, in questo aiutato dal fatto che cominci ad andare in bagno sempre più spesso (di notte anche ogni due ore). L’idea che dovranno passare almeno altri 6 mesi prima di una bella, lunga dormita mi uccide.

– la tua pancia non è più tua: verissimo. Le mie sorelle e le mie amiche che sanno che difendo il mio spazio me lo chiedono tutte le volte, in compenso qualunque illustre sconosciuto si sente liberissimo di piazzarti la mano sulla pancia senza dir bah, anche gente che conosci come educatissima quindi evidentemente lo ritengono proprio una cosa normale. Allora. La mia pancia è mia e me la gestisco io. Capito? (vedi paragrafo sull’ormone).

– ti cedono il posto sui mezzi: hahahahahahahahahahahahahaha. Se fino ad aprile potevo con giacconi ecc. passare per una donna grassa, dal caldo in poi non più. Bilancio quasi finale: si sono alzate spontaneamente praticamente solo donne, più due uomini extracomunitari, un ragazzo giovane giovane e il tizio che faceva film e pubblicità con Abatantuono (son cose).
Impari ad individuare i posti per "passeggeri a ridotta capacità motoria" (sempre che non abbiano staccato l’adesivo come nel 90% dei casi), piazzarti davanti e/o chiedere garbatamente (l’unica volta che l’ho chiesto espressamente era una ragazza – poco – incinta, mannaggia a me che figura). Dopo di che metà delle volte si tratta di persona anziana e non hai cuore di farla alzare, quindi ti accontenti di lanciare occhiatacce a tutti gli altri. Stronzi e maleducati. Bisogna dire che però il 99% delle volte una donna comprensiva si alza. Donna eh. Maschi quasi zero.

Per stavolta può bastare, inserire qui i tre luoghi comuni iniziali e con la coerenza siamo a posto.

si accettano scommesse

Ieri riferivo a S. di aver letto che solo il 5% dei bambini nasce il giorno giusto, il 30% anticipa e il 65% ritarda. Aggiungo che alcuni fanatici (tra cui il futuro padre e il suo amico all’altro capo del mondo) tifano con tutte le loro forze per la 42ma settimana per ovvi motivi – e se non sono ovvi, vergognatevi e leggete il link.

Ergo S. ha ideato questa scommessa:

dato come assunto che la data presunta del parto è il 30 giugno
considerando (per dare tutte le informazioni) che era il 23 ed è stata spostata alla prima ecografia
aggiungendo che Pinocchio è risultato essere all’ultima ecografia molto grosso, circa avanti di una settimana
tenendo presenti i dati statistici di cui sopra

potete scommettere sulla data EFFETTIVA del parto; ogni giorno verrà considerato dalla mezzanotte alla mezzanotte.

Verranno accettate sia scommesse indicate nei commenti che in qualunque altro modo riusciate a comunicarmele.

Aiutino per i fanatici: se il 30 giugno corrisponde all’ultimo giorno della 40ma settimana, la 42ma inizia l’8 luglio (credo).

Per il premio si accettano suggerimenti.

Lista dei partecipanti (in ordine cronologico di previsione) – i giorni sono condivisibili:

– 19 giugno: Iorek
– 22 giugno: mamma, Cristina
– 24 giugno: Lorenzo, aly24j
– 25 giugno: mamma
– 27 giugno: Diana, Massimo
– 28 giugno: Chiara, vesna, Maria Grazia, mimonni
– 29 giugno: Misa, CV, Andrea Z.
– 30 giugno: Giovi, Simona, Marcello
– 1 luglio: Gjko, Seba
– 2 luglio: silviac, Laura, livia, Paola, lavale, shandy
– 3 luglio: EdoM, micoool
– 4 luglio: mizzy, lordpolo
– 5 luglio: S.T., milvana
– 6 luglio: gRg, Frò
– 7 luglio: xenia
– 42 giugno = 12 luglio: il futuro padre

altro che venerdì 13

Ieri mattina lunedì 25 mi alzo ed esco bell’e pronta per andare al Buzzi. Caldo. Decido che, crepi l’avarizia, posso anche prendere un taxi. Ho 10 euro nel portafogli quindi vado al bancomat a prelevare: ‘la sua carta non ha disponibilità’. Occavoli. Quello dopo: ‘la sua carta non è abilitata’. Occavoli. In quel momento passa l’autobus che dovrei prendere e che passa ogni millennio circa quindi addio possibilità di arrivare in tempo coi mezzi. Vado al posteggio taxi. Al sesto ne trovo finalmente uno che prende la carta di credito. Arrivo, pago, al bancomat del Buzzi prelevo senza alcun problema (grazie Signore) e vado al corso.

Esco, vado al lavoro con i mezzi, arrivo, faccio per prendere la chiavetta e ho il flash della mia bellissima chiavetta, con tutti i file importantissimi per la riunione del pomeriggio, nell’altra borsa. Mai successo negli ultimi 5 anni. Ovviamente venerdì ero troppo stanca per fare il consueto backup sul pc fisso.

CAZZO.

Avviso il capo che grazie al cielo mi lascia uscire per la pausa pranzo mezz’ora prima ma devo tornare per l’una per dare il cambio, chiamo un taxi, mi fiondo fuori, volo a casa, prendo la chiavetta mentre il taxi mi aspetta, torno in sede alleggerita di 25 euro (alla faccia) e riesco pure a mangiare.

Inizio la riunione, lavoriamo sui file, periodicamente li salvo (sai mai che…), alle 17.35 salta la luce. Torna e risalta più volte. Il mio mantra mentale diventa vogliomorirevogliomorirevogliomorire fa’ che non sia andata in cortocircuito (già successo con la chiavetta precedente). In una delle volte che non c’è la luce sfilo la chiavetta, quando siamo sicure che è tornata la rimetto, riapro i file, e l’ultima versione presente è di due ore prima. Giurerei che l’ho salvata almeno altre due volte.

Ricostruiamo quello che si può, chiudiamo e vado al corso preparto della terrorista.

Notizia uno: il bambino si abitua ai sapori che la mamma mangia in gravidanza e non li rifiuterà poi. Comincia la lista mentale di cosa ho mangiato in gravidanza e cosa no: frutta tanta ma con poca varietà, verdura tanta ma con poca varietà ecc. – dirlo prima comunque no eh?

Notizia due: il bambino si abitua ai suoni che sente durante la gravidanza quindi se per tutto il tempo ascolti Nino d’Angelo (sic) è difficile che poi si addormenti con il Liga. Il mio dormirà con Capossela e la Mannoia e fine perché non ha sentito altro. Ho un mese per recuperare.

O meglio, per farlo addormentare dovrò passare il tempo a litigare con utenti immaginari, suppongo.

effetti collaterali

Degli ormoni in gravidanza si sa, e potrei diffondermi a lungo sui miei personali (Fede potrebbe ancora di più), ultimamente però sembravano più tranquilli.

Non trovo però altra spiegazione che non siano gli ormoni, per il fatto di essere scoppiata in calde lacrime dopo 5 minuti di Star Trek, quando lei (non dico troppo per non svelare nulla della poca trama presente) rimane sola durante il parto.
Qui potrei aprire una profonda analisi sul fatto che quello che gli uomini fanno per eroismo le donne definirebbero pirlaggine aggravata da ego ipertrofico, ma ho la vaga sensazione che non sarei la prima quindi amen.

In compenso, quando quella sera è risaltato fuori il mio ormai abituale crampo notturno – cito Fede:

Lucia al momento si diverte a fingersi acciaccata con varie patologie inutili da donna incinta.
la più interessante è quella che la porta a urlare nel sonno "CRAAMPOOOOO" e alzare contemporaneamente una gamba. non ho ancora capito se lei si sveglia, ma tendenzialmente l’effetto è che io, a mia volta, salti sul letto, le afferri il piede e riproduca scene che di solito si vedono solo nelle partite di calcio fra scapoli e ammogliati, nei supplementari.
Giorgio però sta bene, e probabilmente si gode lo spettacolo ridendo come un matto.

beh, quella volta Fede mi ha risposto ‘Beam me up, Scotty!’.

L’inconscio.