Il fatto che da quando sono bionda – MOLTO bionda – e cioè circa tre giorni lavorativi, tutti gli uomini che entrano nel mio raggio d’azione (colleghi, utenti, ragazzi in cerca di accendino) siano decisamente più gentili e cmq sdilinquiti, se da un lato fa incazzare il mio lato femminista dall’altro mi fa molto, molto, molto ridere.
Archivio della categoria: di me
post egocentrico, vanitoso, narcisista e anche un po’ lagna
Tutta la vita io son stata una bambina/ragazza/donna con una personalità. Quella bella era mia sorella.
Questo non rende il periodo adolescenziale meraviglioso, ma da grande capisci che tra strafiga e cesso ci sono un sacco di vie di mezzo, impari a essere sicura di te e affini il tuo gusto valorizzando i tuoi pregi. In più, se dai più valore in generale alla sostanza, ti rendi conto che vale anche per te 😛
In fondo, sono alta e magra (entrambe le cose senza alcuna fatica da parte mia), non sono piatta, ho delle gambe niente male, adoro i miei piedi e le mie mani, ho gli occhi azzurro/verdi e un naso importante che non è bello ma mi piace molto.
In generale, mi piaccio molto. Ritengo di avere buon gusto, e una certa dose di classe ed eleganza, che non guasta.
So che se mi metto bene faccio la mia figura.
Il che mi permette di NON mettermi bene la maggior parte delle volte, non truccarmi, vestirmi sportiva, e preferire la comodità – considerando che faccio un lavoro estremamente sporchevole e che la manicure decente, sempre per il lavoro, me la posso scordare.
Ma io il 22 settembre non voglio solo fare la mia figura.
Voglio essere BELLISSIMA. Voglio che Fede rimanga senza fiato. Voglio rimanere IO senza fiato. Voglio che l’intero mondo rimanga senza fiato.
[*]
E allora qualcuno mi tiri fuori un parrucchiere che sappia fare il suo lavoro e cioè farmi, con i MIEI capelli, una cavolo di pettinatura naturale ed elegante SENZA fronzoli, lacca e stuccature che non sembri che ci sia stato lì mezza giornata.
Ci vuol tanto?
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(…) E’ per una volta nella vita poter essere bella. Ma bella e basta, bella da non dover fare nient’altro, solo stare lì, sfolgorare.
Come diceva il ragazzino di Stand by me? "Brutto da fermare un orologio?"
Bè "Bella da far fermare un treno in corsa".
Bella, bellissima, perfetta, una dea, bella tutta, nei dettagli, nei particolari: la bocca, il naso, la pelle, gli occhi, i capelli – miliardi e miliardi di capelli, però neanche un pelo, liscia. Belle le unghie, le nocche, i tendini del collo, belle le ossa, i polmoni, il fegato, le analisi del sangue, roba che quando vai a fare una radiografia poi il medico se ne fa fare una copia per potersi masturbare in segreto di nascosto dalle infermiere. Talmente bella da fregartene di essere anche simpatica o intelligente, no, a te chiedono soltanto che tu esista, si accontentano di poterti osservare da lontano, ogni tanto, senza neanche avvicinarsi troppo. Bella, bellissima, sublime, talmente bella da essere anche al di sopra, al di là dei meccanismi del sesso, della seduzione del possesso: no, bella e intoccabile, irraggiungibile, intangibile, siderale, una dea, una vera dea. E nessuno osa avvicinarsi troppo a te, si accontentano di rimirarti da lontano; c’è chi ti lancia fiori, gioielli, altri dei titoli di stato, ma restano comunque una minoranza; e se tu soltanto alzi, ma che dico alzi, se osi far cenno ad un possibile, lievissimo, impercettibile spostamento verso l’alto di una tua arcata sopraccigliare, subito tutti si dileguano: "Oddio no si sta alterando, è colpa nostra, le siamo stati troppo addosso, presto, allontaniamoci, lasciamola respirare, adoriamola da lontano, veneriamola, lei, la nostra dea, la nostra meravigliosa dea".
Per una volta nella vita poter essere bella così. Avvengono i miracoli? Allora per una volta nella vita, una volta sola, e nemmeno per tanto tempo, mi basta poco, giusto il tempo di riposare più che altro, no? Per cercare di recuperare almeno in minima parte tutte le energie che in tutta la mia vita ho dovuto sprecare per cercare di essere carina divertente seducente sexy spiritosa simpatica imprevedibile diversa adorabile forte coraggiosa disponibile unica allegra intelligente complice materna comprensiva preparata informata consapevole brava competente responsabile sportiva sensata sensibile autonoma fedele insostituibile libera onesta affidabile economa sicura catalitica e sessualmente e politicamente corretta.
Basta non ce la faccio più.
Per una volta nella vita vorrei essere solo bella.
(Lella Costa, da Magoni).
epifanie
Ieri sera mi han fatto realizzare che il mio sarà l’unico matrimonio della storia in cui la vera star è il testimone dello sposo (che i nostri amici non vedono da secoli).
Adesso studio un piano per neutralizzarlo, ma se si veste di bianco lo uccido 😛
decisioni
So dove mettere i Ragona, i Filippi e, naturalmente, il Nannei.
frenesie
Ho fatto un sacco di cose negli ultimi tempi e ognuna meriterebbe un post.
Settimana scorsa al lavoro un delirio – non ancora finito peraltro – che mi ha distrutto. Tutto sistemato poi, ma la fatica è stata enorme.
Venerdì sera concerto di Guccini, meraviglioso – già il contesto col gruppo di ragazzi davanti a noi forniti di vino rosso, prosciutto e credo ciccioli (giuro! Li volevo anch’io!) meritava, le canne a gogo un po’ meno, alla fine avevo la nausea. Non ha fatto Don Chisciotte ma le altre mie preferite sì, e Cyrano, Auschwitz e Dio è morto sono state strepitose dal vivo. 20.000 persone che cantano Auschwitz farebbero venire le lacrime agli occhi a chiunque e io ancora un po’ singhiozzavo. Fingerò di ignorare che tre quarti di quelli che cantavano sono quelli che poi fanno le manifestazioni urlando che la storia dell’olocausto ha rotto le palle, ma conforta il fatto che Guccini dica ancora certe cose quando è più di moda a sinistra dire il contrario. Dio è morto ogni volta mi prende allo stomaco, sentire le prime due strofe tanto negative e poi l’ultima con quell’urlo che viene proprio dalle viscere, dal vivo dà una sensazione incredibile.
Sabato megaliberazione bookcrossing, il DELIRIO. Gente di altre città che telefonava una volta finita la loro e io praticamente gli mettevo giù il telefono, non so quante persone alla fermata del 30, la RAI che ha fatto il servizio che potete vedere qui, persone, libri, gente in ritardo, il terrore che l’ATTM ci facesse casini… e io ero così stanca che non me la sono goduta affatto. Alla fine mi sentivo più prostrata che felice che fosse andato tutto bene, ero frastornata e dispiaciuta di non aver liberato facendo casino anche se quei 4 libri liberati da me e F. han fatto sì che partecipassi un po’ anch’io. Penso che senza di lui, S. e M. quando son stata male sarei pure scoppiata a piangere.
In mezzo a tutto ciò è nato anche Vito e appena riesco a scoprire se è nato sabato o domenica gli faccio un bel post tutto per lui, mo’ si aspetta solo la Frollina, non vedo l’ora, sua mamma non può capire :oPPP
Inoltre oggi mio padre fa 60 anni e ho preso ferie per dare una mano per la festa oltre che consolarlo perché si sente vecchio e andare a prendere il regalo collettivo giunto oggi (siamo previdenti noi).
Ah poi oggi ho fatto il biglietto per Roma yeah 😀
Infine sempre oggi ho pagato la ricognizione degli anni mancanti di università (560 euro e spicci), non oso pensare all’iscrizione, e mi è venuto il panico che ok che stavolta lo faccio per me, è una mia decisione molto matura e consapevole e blablabla ma avevo una stretta allo stomaco, perché, diciamocelo: non sono affatto nello spirito da studentessa, e se la mia vita è così, io esattamente quand’è che studierei??? (a gennaio i primi esami, a gennaio! aiuto.)
Ommamma (cit.).
festa bellissima
Dopo una vita che non andavo a una festa – e chi ricorda la festa ultrascicchete con annessi e connessi, la festa supertrendy e la festa neutra capirà perché… – martedì scorso sono andata a Bologna a una festa bellissima.
Innanzitutto c’era il con-sesso al completo in quanto la festeggiata era la ‘sezione bolognese’ :oP Prima volta nella mia vita che mi capita di essere trattata come una star in quanto parte del con-sesso – essere trattata come una star aiuta MOLTO al proprio divertimento a una festa. In più gente molto simpatica – oltre al con-sesso ovviamente, grandi chiacchiere, elucubrazioni letterario-femministe, cibo ottimo, amiche in gran forma.
Inoltre c’era anche F. che:
– dopo un iniziale smarrimento (va detto che siamo arrivati a festa in corso con ingresso trionfale, soprattutto la sottoscritta che avendo due cuscini sottobraccio sembrava una sfollata – la festeggiata probabilmente ha temuto che volessi sostituire la squatter e io non so neanche far andare la lavatrice!!!)
– vedendomi sparire a fumare (è stato proprio un tesoro e non mi ha detto niente quella sera)
– dopo aver detto che mi sarei divertita di più andando da sola :oP
– avermi fatto pensare di essere un timidone che mai socializzerebbe alle feste
a un certo punto era sul balcone a chiacchierare con una tipa. Dopo due minuti ho pensato ‘oh come sono contenta che Fede socializzi’. Dopo quattro ‘meno male che ha un po’ l’aria da secchiona’. Dopo cinque ‘ma a Fede piacciono quelle così, mi diceva sempre che prima di metterci assieme pensava che io sono troppo organizzatrice ecc.!’ Dopo quattro e tre secondi ero sul balcone. Quattro ore dopo scopro che la tipa – nonostante le apparenze – è pure una mangiauomini. Uff non si può lasciarli soli un attimo :oP
Per il resto, la festeggiata era in gran forma e sprizzava bellezza da tutti i pori, S. anche e ha intrattenuto gli astanti con brillantissimi accostamenti letterari stracciando un’aspirante competitrice che già partiva male dovendo indossare un cappello della Guinness alto un metro per sembrare alta, ma la vera sorpresa della serata – spero che le altre non si offendano – è stata certamente M. che essendo la nostra autista abituale non beve MAI.
Ordunque, M. ubriaca è molto lucida e razionale salvo che:
– parla con la voce di Lisa Simpson.
– odia le parole in inglese.
– odia F. che dice parole in inglese.
– usa insulti tipo ‘mendace’ anzi ‘mendacissimo’ – ero piegata a terra.
– è perfettamente lucida se si parla della figlia.
– è assolutamente adorabile – intendo più del solito, se è possibile.
– sembra una bambina dagli occhioni sgranati particolarmente affettuosa, lei che di solito è così ‘materna’ (in senso buono! non uccidermi!).
Mamma mia quanto mi sono divertita :oDDD
(il giorno dopo postumi risolti con tigelle e chiacchiere, la cura migliore!)
pigrizia
.
lezioni di vita
Sabato è stata una giornata speciale. Una giornata emotivamente molto intensa, per tanti motivi, di cui per ora non ho voglia di parlare.
Ma ho imparato una cosa molto importante. Ho sentito una frase che improvvisamente mi ha illuminato e sembra rispondere a tutte le mie domande ed insoddisfazioni, al fatto di volere sempre qualcosa di più, qualcosa d’altro.
La felicità è godere di quello che si ha.
Non accontentarsi, come si sente sempre dire, e che non mi è mai bastato ma ha sempre suscitato il mio istinto di ribellione.
Godere.
Una sottile differenza dai molti significati. Magari scoprirli ora è un vantaggio.
caso umano
F. dice che sono l’unica donna al mondo ad avere problemi con le creature di pelouche.
E ALLORA??? :o|
teorie scientifiche
Sabato notte, in pieno dormiveglia di quelli brutti dovuti a troppo alcol e troppi pensieri, vengo illuminata dalla teoria scientifica – anzi La Teoria Scientifica.
Fatto: F. possiede un pelouche a forma di pulcino giallo con berrettino e magliettina verde che gli assomiglia da morire e soprattutto assomiglia a lui da piccolo (il che mi crea inquietanti sensazioni quando dormo lì, anche perché il suddetto pulcino sta sul davanzale della finestra ed è rivolto verso il letto e giuro che mi guarda – ma tutto ciò è irrilevante ai fini di questo discorso).
Teoria: può essere che avvenga come per certe coppie sposate da anni o come certi proprietari di cani, e anche i bambini vengano ad assomigliare al loro (temporaneo) compagno di vita?
Dimostrazione: cercare altri casi oltre a F. – risultato non pervenuto: ho scoperto che altro che le pecore, pensare ai pelouche della gente che conosci abbatterebbe un insonne da settimane.
Smentita: Il mattino dopo espongo la mia teoria a F. che mi dice che il pelouche pulcino gliel’hanno regalato all’università*.
Addio Nobel.
* A quel punto essendosi la conversazione spostata su ‘CHI ti ha regalato un pelouche mentre eri all’università???’ non ho potuto cercare di raggiungere il risultato per altra via indagando su quali pelouche avesse da piccolo.
P.S.: potrei deviare sulla teoria: Può essere che ci sia una tendenza a regalare pelouche che assomiglino al destinatario? Ci penserò la prossima notte insonne.
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