Da lunedì inizio lo stage.
Fighissimo, stupendo, oltre le mie più rosee aspettative.
Gratis.
8 ore tutti i giorni salvo due mezze giornate per il vecchio lavoro (che mi piglierà pure le sere).
A casa del diavolo – leggerò un sacco sul tram e per fortuna che devo scendere al capolinea.
Niente Intennet (TM), suppongo. Niente più forum posta blog messenger vari salvo sporadiche puntate la sera (se va bene).
Niente più sbevazzate uscite serali cinema cene ballare e soprattutto chiacchierate di ore e ore con gli amici (e già son mesi che me le scordo) salvo sporadiche volte.
Ma ne vale la pena. Giocarmi questa occasione dopo anni di immobilismo è già in sé un risultato più che sufficiente a farmelo pensare.
A volte ci sono delle priorità, e al momento egoisticamente la mia priorità è la mia vita.
So che chi mi vuole bene lo sa, lo capisce e mi aspetta mentre per la prima volta inseguo concretamente un sogno. E quindi ringrazio in anticipo.
Postilla. La verità è che ho una paura fott#ta. E non (tanto) che vada male o non vada come spero. Ma di perdere tante, tantissime cose che hanno arricchito la mia vita finora. E soprattutto persone che l’hanno arricchita enormemente e senza le quali, comunque, non riesco a immaginare come sarà la mia vita, qualunque cosa io poi faccia e dovunque questa strada mi porti. E da cui pretendere, ancora, quanto di cui sopra mi sembra davvero troppo. Ergo non è che lo so, quello che scrivevo prima, ma ci spero – tanto, anche se credo ingiustamente.
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