Archivio della categoria: contemplate

capolavori

Si sa che sono una grande fan delle opere d’arte del castoro fotonico (che se non si mette a fare il fotografo professionista lo picchio).
Sono altrettanto felice di presentarvi i capolavori – finalmente online – di tostoini (che se non si mette a dipingere un po’ di più la picchio, così ho due motivi per andare a Roma).
Cliccate sulle casette e innamoratevi dei suoi quadri alla Burton (Tim).
Vi metto i miei attuali preferiti.
Ah, il primo è MIO. Non ci provate neanche.

Il ragno scopre la luna       L'ultima giornata di sole   Painting the angel       Il buco        copertina n° zero                          

il magico mondo dell’arte

Volevo scrivere del weekend ma gli eventi incalzano e mi sopraffanno (ma lo farò). Cmq.

Da quando lavoro alla T. mi ritrovo catapultata nel magico mondo dell’arte moderna e del design – chi mi conosce sa che non capisco nulla né dell’una né dell’altro, e che la prima non mi piace manco granché – nonché delle kermesse/incontri/anteprime/presentazioni chiccofighette correlate. Molto istruttivo.

Bene. E’ da giorni che si discute del famigerato ‘Ricciolo di donna’ da installare in occasione del Miart.

Da installare, ovviamente, davanti alla T. dove lavoro io.

(Nel frattempo han costruito nell’ingresso una roba enorme che credo dovrebbe rappresentare una vela – credo, non so bene. Cmq tutto questo è molto divertente, vedi il pre il durante e il post).

Bene, oggi l’hanno installato. L’ho visto quasi in anteprima. In un angolino. Se non lo cerchi non lo trovi (in pratica bisogna girare attorno alla palla – ooops, il nido! – davanti all’ingresso della T.).

Detto tra noi, a me – esteticamente – piace. Non me lo terrei in casa, però è carino. Davvero!

Link di info:

Corriere
Corriere
Intervista all’autore

eleganza

lunedì ho mangiato davanti al televisore – cosa che non faccio mai – e sono arrivata più tardi in ufficio per godermi il Gran Galà dei mondiali di pattinaggio di Dortmund (grazie ai miei che hanno Eurosport, la RAI non trasmette questo sport da un pezzo, TMC lha sostituita per un po – tra laltro con una commentatrice insopportabile – ma ha smesso pure lei da anni. Ecchissenefrega se proprio in questi anni lItalia ha ottenuto successi inaspettati e superiori a qualsiasi risultato precedente con Margaglio-Fusar Poli, in fondo meglio far vedere programmi indispensabili come… vabbé ok basta, parentesi infinita!).

Bellobellobellobellobellobellobello.

Certo che come i Duchesnay… hanno rivoluzionato la specialità della danza in maniera incredibile, io mi ricordo comera prima ma dopo di loro tutto è stato diverso. Dal formalismo alla pura passione per il movimento. Come passare di colpo dal Lago dei cigni (bello, eh, per carità, forse però un po freddino…) a un tango di Astor Piazzolla.

Cosa non darei per i video delle loro gare.

Guercino

Oggi casini sul lavoro, per cui vado in ritardo al corso e faccio il test di archivistica in metà tempo, esco e scopro che i dati non mi sono arrivati perciò mando tutti a quel paese e mi fiondo a Palazzo Reale dove cè la mostra di Guercino che contavo di perdermi visto che chiude domenica.
Premesso che non amo particolarmente il 600, Guercino è però un caso a parte, tolti i quadri più manieristi adoro quelle opere buie con chiariscuri eccezionali.
Stranamente però lopera che più mi ha colpito è quella qua sotto, decisamente del genere più formale e di maniera dellartista ma loriginalità del gioco con lo spettatore lascia spiazzati – si resta abbastanza a disagio davanti a quella  freccia puntata direttamente al cuore di chi guarda:


1633 Venere, Marte e Cupido Olio su tela, cm 139 x 161 Modena, Galleria Estense

Peccato che non si veda il sorriso che aleggia sulla bocca di Venere (niente da invidiare a quello della Gioconda).

Note estemporanee: gli allestimenti a Palazzo Reale sono decisamente (e finalmente) ottimi, ma:
– du righe di fianco a ogni quadro no, eh?
– 9 (NOVE) euri è davvero un furto!