Una settimana fa circa ho compiuto gli anni.
Il giorno dopo ho portato i dolcetti in ufficio, così magari socializzo un po’ (e se non ci sono ancora riuscita io, avete un’idea dell’ambiente, con le ovvie debite eccezioni, ma ne riparleremo).
Il nuovo collega arrivato mentre ero in maternità mi chiede se può chiedermi che età ho.
Con nonchalance, giuro, non li ho proprio sentiti quest’anno, anzi diciamolo, io non li sento mai, gli dico tranquillamente 36.
Vedo la sua faccia.
Una faccia innanzitutto un po’ sorpresa (grazie), ma principalmente la faccia di uno che vede davanti a sé una trentaseienne.
Che c’è di strano: ho 36 anni.
Ho. 36. Anni.
Era la faccia che ho io quando qualcuno mi dice che ha 36 anni: una persona adulta. Responsabile. Grande.
Che ha pure un figlio, quindi tutto nella prevedibilità.
Cioè, lui mi vede così. IO mi vedo così, cioè mi vedrei così se non fossi io, insomma io vedo così i trentaseienni.
Ma ecco, il fatto è che non sono io. Io non sono grande! Non sono adulta! Sono cresciuta? E quando è successo? Se l’età che si ha è quella che ci si sente, io ne ho, toh, 30.
Neanche tanti meno.
Un’eternità.
(continua)
mia cara, non ci pensare… digli che c’è gente che sta peggio e gli fai vedere le mie foto su fb :oDDD …se vuoi puoi festeggiare il mio non compleanno in contumacia. ne hai licenza.
ti pensavo di recente. pensieri e non parole. carino sto blog. e le sue regole ;o)
grazie carissimo, brindo alla tua salute 😉
cara Lucia,
io ho 29 anni sono sposata e ho una figlia. Le mie coetanee (italiane) vanno alle feste in discoteca, mentre io vado a letto appena mia figlia si addormenta perchè sono stanca! ma vuoi mettere la gioia di una vita adulta e responsabile con lo spirito di una ragazza??
baciiiiiii
tzk.
Lo direi anch’io se avessi 29 anni 😛
scherzi a parte, non mi sto lamentando della mia vita, anzi! solo che non mi vedo in quei panni, anche se li vesto 😉