la comicità non è satira (e viceversa)

Ieri sera finalmente riesco a vedere ‘Non perdiamoci di vista’, il programma di e con Paola Cortellesi su cui ho letto di tutto.

Decisamente manca un conduttore di esperienza che dia – e mantenga – un buon ritmo, il co-conduttore mi è sempre stato simpatico ma non è all’altezza. D’altra parte, come imitatrice lei è assolutamente… inimitabile (anche se la truccatrice dovrebbe lavorare meglio sulla Moratti, ma Gelmini e la Santanché sono perfette). Per cui, insomma, poco ritmo, ma ottime imitazioni, buone spalle (ma io adoro Fabrizio Casalino), ospiti più o meno interessanti – non ho capito che c’entravano i subsonica ma la Capotondi mi ha sorpreso e ho trovato davvero superlativi i duetti musicali con Jovanotti, Covatta (difficilissimo!) e Insinna. Insomma un piacevole ed onesto programma di comicità.

Detto questo, per la satira (vera, intelligente, di classe, ‘pulita’ e pure divertente!) Rete 4 (!) trasmetteva ‘Il compagno don Camillo’*.

Un abisso (al cui altro capo c’è la Guzzanti che quegli aggettivi non sa cosa significhino). Aridatece Guareschi :(

 

* Film che venne trasmesso dalla tv svizzera la sera stessa o nei giorni subito dopo la caduta del muro di Berlino, con un assoluto (anche se non so quanto volontario) colpo di genio.

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