viiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

Oggi è stata una grande giornata. Caffettino con F. che non pensavo di vedere in questo weekend, commissioni varie, passo dal mio negozio preferito – inizio di corso Vercelli sulla destra, in mezzo ai vetrinoni c’è una botteguccia di giocattoli. Ma mica giocattoli qualsiasi. Carissimi, certo. Vecchi carillion, trenini, bambole vecchio stile, bacheche, un anziano signore dietro il bancone cui non resisto a dire che è il più bel negozio che abbia mai visto e che mi risponde, continuando a tagliare carta da regalo, grazie e passi a trovarci (e non con il tono del venditore). E la bimba deliziosa che aiuta il nonno e che mi dice che le piace tanto stare lì. Un sogno.
Messa, aperitivo in locale nuovo saltato, ma cena confermata con C., compagno di notti brave e grandi scoperte nei miei tempi d’oro. Una bottiglia in due, aggiornamenti recenti, rievocazioni dei vecchi tempi, usciamo e contemporaneamente diciamo che non abbiamo più l’età per le notti brave. E contemporaneamente per strada partiamo con La noootte è piiiiiiiiiiiiiiiiiccola per noi – trooooppo piiiiiccoliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinaaaaaa… E mica c’aveva il cd in macchina il pazzo??? Perciò ci dirigiamo verso casa cantando a squarciagola e con radio a TUTTO volume quella e poi Su vieni quiiiiiiiiiiiiiii Miloooooooooooooooooooooooord i tipi come teeeeeeeeeee si trovan priiiiiiima o pooooooooi coi tipi come meeeeeeeeeeeee… per finire con una grandiosa Il suo teschio è una bandieeeeeeeeeeeeeeeera che vuol dire libertààààààààààààààààààà
Unico piccolo dettaglio: erano le dieci e mezza. E non le due come allora.

Però lo porto alla maialata, di giorno ce la facciamo ancora!

Lallalallà-lallà…

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