Archivi giornalieri: 30 aprile 2010

al lavoro subito (braccia rubate all’agricoltura)

cito da qui:

Ha seguito le polemiche per le sue dichiarazioni sul fatto di potersi permettere un rientro così rapido, a differenza di altre donne meno fortunate?
La gravidanza è una cosa unica, è proprio come dicono. Uno stato di beatitudine che dà una forza incredibile, che non conoscevo. Ti senti più forte di prima. Anch’io, come la D’Amico, ho più facilità di altre donne a tornare subito a lavorare senza trascurare mia figlia. Ma non vuol dire non essere una buona mamma, dovrebbero farlo tutte.

Cioè lei può tornare al lavoro senza trascurare la figlia cioè in pratica farlo da casa con la figlia accanto: e quelle che non possono lavorare da casa?

Però le donne normali che lavorano dopo il parto sono costrette a stare a casa.
Lo giudico un privilegio.

ma va a cagher.

Un privilegio? Non è un diritto?
Una donna normale deve certo dotarsi di una buona dose di ottimismo, per lei è più difficile, lo so; so che è complicato conciliare il lavoro con la maternità, ma penso che siano poche quelle che possono davvero permettersi di stare a casa per mesi. Bisogna accettare di fare sacrifici.

senza vergogna. 5 (4 con il bambino) mesi sono il minimo indispensabile solo per assestarti, poi la maggior parte di noi donne normali non può permettersi neanche di stare a casa con l’aspettativa al 30% e torna al lavoro, con sensi di colpa eccetera. E quando crescerà, grazie ai simpatici tagli che sta propinando cara la mia ministra, dovremo aver messo via soldi (quindi lavorato a tempo pieno e oltre) per permetterci di supplire con altre risorse alle ore che non ci saranno più a scuola, sempre che non ci si trovi costretti per dare un’educazione decente a rivolgersi alle private, in un circolo vizioso assurdo, ma tanto a lei che glie frega che:

Emma andrà alla scuola pubblica?
Andrà in una buona scuola, pubblica o paritaria non importa.

eccerto.