Ieri mattina lunedì 25 mi alzo ed esco bell’e pronta per andare al Buzzi. Caldo. Decido che, crepi l’avarizia, posso anche prendere un taxi. Ho 10 euro nel portafogli quindi vado al bancomat a prelevare: ‘la sua carta non ha disponibilità’. Occavoli. Quello dopo: ‘la sua carta non è abilitata’. Occavoli. In quel momento passa l’autobus che dovrei prendere e che passa ogni millennio circa quindi addio possibilità di arrivare in tempo coi mezzi. Vado al posteggio taxi. Al sesto ne trovo finalmente uno che prende la carta di credito. Arrivo, pago, al bancomat del Buzzi prelevo senza alcun problema (grazie Signore) e vado al corso.
Esco, vado al lavoro con i mezzi, arrivo, faccio per prendere la chiavetta e ho il flash della mia bellissima chiavetta, con tutti i file importantissimi per la riunione del pomeriggio, nell’altra borsa. Mai successo negli ultimi 5 anni. Ovviamente venerdì ero troppo stanca per fare il consueto backup sul pc fisso.
CAZZO.
Avviso il capo che grazie al cielo mi lascia uscire per la pausa pranzo mezz’ora prima ma devo tornare per l’una per dare il cambio, chiamo un taxi, mi fiondo fuori, volo a casa, prendo la chiavetta mentre il taxi mi aspetta, torno in sede alleggerita di 25 euro (alla faccia) e riesco pure a mangiare.
Inizio la riunione, lavoriamo sui file, periodicamente li salvo (sai mai che…), alle 17.35 salta la luce. Torna e risalta più volte. Il mio mantra mentale diventa vogliomorirevogliomorirevogliomorire fa’ che non sia andata in cortocircuito (già successo con la chiavetta precedente). In una delle volte che non c’è la luce sfilo la chiavetta, quando siamo sicure che è tornata la rimetto, riapro i file, e l’ultima versione presente è di due ore prima. Giurerei che l’ho salvata almeno altre due volte.
Ricostruiamo quello che si può, chiudiamo e vado al corso preparto della terrorista.
Notizia uno: il bambino si abitua ai sapori che la mamma mangia in gravidanza e non li rifiuterà poi. Comincia la lista mentale di cosa ho mangiato in gravidanza e cosa no: frutta tanta ma con poca varietà, verdura tanta ma con poca varietà ecc. – dirlo prima comunque no eh?
Notizia due: il bambino si abitua ai suoni che sente durante la gravidanza quindi se per tutto il tempo ascolti Nino d’Angelo (sic) è difficile che poi si addormenti con il Liga. Il mio dormirà con Capossela e la Mannoia e fine perché non ha sentito altro. Ho un mese per recuperare.
O meglio, per farlo addormentare dovrò passare il tempo a litigare con utenti immaginari, suppongo.
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