Incredibilmente, la cosa non è finita lì.
La mattina dopo, la SS è nuovamente lì e mentre sta tirando fuori i libri dalla borsa per entrare passa un altro SS al cellulare.
Io: – Per favore, esca.
SS: – Lui però non lo manda via.
Io: – Era la prima volta e lui non mi ha detto di stare calma.
SS: – A me l’ha detto subito.
Io: – Non è vero, prima le ho detto di uscire.
SS: – Sì invece. E non faccia il suo lavoro così aggressiva.
Io: – Non è il mio lavoro inseguire studenti che non sanno rispettare tre normalissime regole di biblioteca. Come le ho già detto, se ha problemi vada in direzione. (repetita…)
SS: – Io non sono studente, sono avvocato.
Io: – Meglio ancora, dovrebbe sapere che le leggi vanno rispettate.
SS: – Che esagerazione.
Io: – Le regole sono scritte dappertutto, e anche il mio cuginetto di 7 anni sa che non si parla in biblioteca.
SS: – Lei dovrebbe stare molto attenta a continuare a comportarsi così. Cambi atteggiamento o vedrà.
Io: – Non credo proprio. E mi lasci il tesserino entrando.
Queste scene mi capitano dalle 20 alle 50 volte a settimana.
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