E diciamolo pure che i nostri anniversari sono un po’ sfigati. L’anno scorso non ho neanche postato, non volevo infierire sulle sfortune dei nostri amici sciatori rimasti bloccati in Francia 😛
Quest’anno l’abbiamo festeggiato il giorno dopo per motivi contingenti.
L’ultimo anniversario da non sposati.
Nell’ultimo anno ho imparato che una delle cose più importanti per una coppia è parlare (l’uovo di Colombo). Non tanto però nel senso di sviscerare i problemi, quanto proprio di chiacchierare.
Ma anche, certo, di affrontare le cose: soprattutto come affrontarle. Come ci si pone come coppia davanti ai problemi, anche quelli tra noi. Non uno contro l’altro, ma insieme.
Ho provato un po’ di volte a spiegare questa sensazione che mi dà Fede e per cui abbiamo superato un paio di crisi: non è tanto che mi capisce (non sempre). Non è solo che sa dove voglio andare a parare quando mi incarto. E’ anche questo, è anche il fatto che Fede reagisce sempre nel modo esatto che ci vuole, facendomi ridere quando seriamente dico una cosa che non ho riconosciuto come citazione di Harry ti presento Sally e mi ha beccato subito, o nel momento più di crisi quando mi dice che forse è ora di ridipingere le pareti e io e lui sappiamo cosa vuol dire e da dove viene. Ma questi sono esempi.
L’altro giorno ho finalmente trovato la parola perfetta per definire questa sensazione, di cui non credo oltretutto che sia consapevole.
Fede mi intuisce. E nessun altro sa farlo come lui. Ed è il motivo per cui il prossimo sarà il primo di moltissimi anniversari da sposati.
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