Archivi giornalieri: 15 febbraio 2005

brutte notizie e riflessioni

Oggi ero in fondazione e cè una tipa che ogni tanto lavora qui e han chiamato per dire che era mancato il marito. Io lei lho vista tre volte, non mi stava neanche simpaticissima perché se la tira un po e tende a schiavizzare la gente, ma la faccia che aveva… tra laltro qua non sapevano come dirglielo e lei ha saputo solo che era stato male da una chiamata sul cellulare allora la direttrice lha accompagnata al policlinico probabilmente pensando che se sveniva era meglio là che ci sono dei dottori, e più che altro so quello che adesso qui stan dicendo, che erano una coppia innamoratissima e che lui era sulla sessantina e stava bene eccetera. Una cosa veramente triste. Poi vedere quanto sono sconvolti in fondazione, e quanto si stanno sbattendo per fare cose per lei, e adesso vanno là altri due per aiutarla nelle cose pratiche, mi fa veramente rendere conto di cosa vuol dire lavorare qui rispetto a qualsiasi altro posto. E questa è una delle cose che mi sono venute in mente.

Inoltre.

Mio padre ha 58 anni. Mio padre è sovrappeso, ha il colesterolo alle stelle, la circolazione la pressione il cuore eccetera da tenere sotto controllo, il ginocchio che si fa i fatti suoi, suo padre è morto giovane per infarto, insomma di tutto di più, e se ne frega e mangia beve si incavola prende fa vive senza alcuna moderazione e bisogna fare i salti mortali per tenerlo un minimo, da un certo punto di vista è pazzesco, non conosco praticamente nessuno che aggredisce la vita, la divora in questo modo. Secondo il suo medico più o meno dovrebbe essere già morto. Il suo medico è suo cliente e lanno scorso gli ha detto che preferirebbe evitare farsi fare questanno la dichiarazione da qualcun altro. Questo un po lha frenato, diciamo per un paio di mesi, poi idem come sopra e tutto da capo. Poi vede i suoi amici sani come pesci, salutisti, sportivi morire di leucemia e posso anche capire che pensi a che cavolo gliene frega, almeno se lè goduta.

Però IO, invece, voglio che viva fino a 80 anni e passa, mi accompagni allaltare, inventi storie per i nipotini, finisca la casa in Toscana e cominci a costruire qualcosaltro che se smette comincierei davvero a preoccuparmi, voglio continuare a litigarci e discutere e mandarlo a quel paese e farmi infinocchiare su quanto ha mangiato e bevuto e vietargli di pucciare il sugo dellunto della padella e venire a tavola contento come un bambino chiedendo cosa cè oggi e allacciandosi la sua bavagliona antimacchie con gli occhi che gli brillano quando ci siamo tutti. Solo che mi sa che le cose sono un po incompatibili. E in fondo anchio mi dico che se deve passare i prossimi ventanni infelice e senza godersi le cose come finora… però accipicchia, ci son le vie di mezzo! Bisogna fargliela capire. Testone che non è altro.