Archivio mensile:febbraio 2005

un weekend a rate

Post scritto a rate che il simpatico norton mi litiga con firefox e meno male che c’è txt (però è valsa la pena di sentirsi dire da A. di essere miss nerd per aver risolto la cosa :oP) .

Un weekend iniziato e continuato a base di chiacchiere sui libri, da quanto non mi capitava… ben due serate di fila! E in più cibo e buon vino e ottima compagnia e qualche sigaretta (ebbene sì esiste un locale con area fumatori e pure ben aereato).

Proseguito con una chiacchierata  con una persona che ho visto finalmente tranquilla e felice come dovrebbe perciò posso smettere di preoccuparmi ;o)

E terminato allo stadio su cui tutto quello che ho da dire è che spero non diano dei soldi a quello che organizza le uscite dei tifosi, perché se c’è gente così deficiente da pensare che una partita sia tutto nella vita al punto da SPUTARE sui tifosi dell’altra squadra (che già sono pure un po’ incavolati che gli avete rubato una partita…) la rissa magari ci scappa visto che si esce poi dagli stessi cancelli. Ma ti pare che uno mi deve sputare addosso perché ha vinto una partita? Ma non c’hai una vita? Voglio dire, anch’io tifo, e abbastanza appassionatamente, e se vince la mia squadra son contenta, e se perde ok mi spiace ma vabbè, mica mi cambia l’esistenza. Ero pure contenta perché pur avendo perso abbiamo giocato una partita che valeva la pena guardare – e cmq il derby è sempre uno spettacolo che merita (e tanto lo dovevo sapere che andava male, che la coreografia della curva dell’Inter è crollata dopo due secondi due…!). Sinceramente non potevo credere che qualcuno mi avesse sputato addosso perché sono della squadra avversaria. E se perdeva lui che faceva? Veniva col fucile? Che schifo.

uff

Sempre da qui:

Gemelli (21 maggio – 20 giugno)

È un periodo perfetto per convocare una
conferenza al vertice di tutti gli aspetti della tua personalità. In
questo momento quasi tutti sono disposti a mettere da parte i
disaccordi e ad accettare un nuovo progetto comune. Anche il bambino e
la controfigura che sono in te sono disposti a un faccia a faccia. E
questo fa ben sperare per la possibilità di mettere su un festival
dellarmonia che sappia tirar fuori lo spirito di cooperazione del
pedante, del ribelle, della spia e di molti altri te stesso che di
solito pensano solo agli affari loro.

Ecco se posso anche concordare sul fatto che tutte le mie personalità si facciano gli affari loro indipendentemente luna dallaltra, sul luogo comune del gemelli spia ecco proprio no.
Che sarà la paranoia latente (ma dopo quante volte invece posso cominciare a pensare di aver ragione?) ma io non racconto mai nulla degli affari degli altri (salvo casi estremi) mentre ultimamente ho la sensazione che qualcuno lo faccia decisamente troppo. E si inventi pure le cose. E metta un tantino di zizzania. E non si faccia gli affaracci suoi.

Giusto così per. Ma non conosco Gemelli sospettabili.

beh ora che ci penso meglio…

I diari della motocicletta

Avevo proprio una gran voglia di vedere questo film, parecchie persone me ne avevano parlato bene e avendolo nel programma del cineforum aspettavo con impazienza la serata. A dir la verità ero parecchio stanca però ho pensato che ne valesse la pena.

Ecco… belle immagini, molto molto belle, bei paesaggi, splendida l’idea delle immagini in bianco e nero pseudo fotografia ma coi personaggi in posa ma non fermi, ottimo spunto: il viaggio dello studentello Ernesto Guevara prima che diventasse il Che, e che l’ha cambiato o quantomeno ha motivato quello che è diventato.

Ma. Francamente mi aspettavo di più. MOLTO di più. Innanzitutto è leeeeeeeeeeento ma lento ma lento. Ma il difetto peggiore è che è agiografico in maniera imbarazzante – un difetto! Uno! Uno scatto d’ira! Qualcosa! No. E’ buono, intelligente, colto, figlio e fratello affezionato, amico e innamorato fedele, ragazzo onesto, sincero, sensibile, generoso, corretto, un po’ privo di tatto ma perché è onesto quindi non vale, un po’ imbranato che fa tenerezza ma non troppo, simpatico, gentile, idealista e pure figo! E che è, sarà stato un essere umano anche lui, pure Gesù Cristo si incavolò coi mercanti del tempio santo cielo!

Ciliegina sulla torta, per interpretare uno dei personaggi più carismatici del XX secolo mi vanno a scegliere un bamboccio caruccio (ok, molto caruccio. Molto molto molto caruccio) con la stessa personalità ed espressività del mio fermacarte. Che non ho.
Adesso facciamo fare, che so, Garibaldi a Lorenzo Flaherty e Lucrezia Borgia a Martina Stella e siamo a posto.

Davvero un peccato perché realizzato in maniera un tantino più realistica e meno retorica lo spunto di cui sopra era proprio interessante.

Paolo Conte

Premesso che non è che abbia sta conoscenza approfondita di Paolo Conte.
Premesso anzi che, detto proprio francamente, ho sempre pensato fosse noioso da morire e se ci sono andata è stato per (far) compagnia – e un po anche per curiosità ma non mi sarei presa il biglietto solo per quello.
Premesso infine che mi dava tanto lidea di musica delite che se non la capisci sei un povero idiota e ogni persona intelligente/colta/di buon gusto ama Paolo Conte alla follia e se tu no allora non lo sei – concetto che ho sempre odiato epperciò siccome son banale faccio la snob al contrario :oP
Premesso che un po ho cambiato idea sulle due premesse precedenti ascoltando Fiorella Mannoia cantare Boogie e Via con me.

Premesso tutto questo, il concerto del 20 allo Smeraldo mi è piaciuto da morire.
Avevamo anche dei buoni posti anche se non buoni come pensavo (però poi allintervallo ho visto Renzo Arbore due file avanti a noi e quindi se non è riuscito lui ad averli migliori difficile che ci riuscissi io) ma si sentiva molto bene e soprattutto erano molto centrali quindi sembrava di essere avvolti dalla musica.
Che in effetti è decisamente avvolgente. Ammetto anche che alla fine della prima parte stavo abbioccando – no, cioè, volevo dire, ascoltavo la musica ad occhi chiusi… Scherzi a parte, è in effetti una musica da ascoltare ad occhi chiusi, però se sei a un concerto ti godi anche il resto (e non era poco) – cmq rimango della mia idea che non ad un concerto dopo quattro canzoni un po simili ti spari.
Per farla breve, dal vivo è unaltra cosa. La voce è ancora più roca e fumosa (Dio che voglia di fumare che mi faceva venire…) e fa tanto night francese fumoso e buio a tarda notte (considerato che non ne ho mai visto uno, i luoghi comuni fanno un bel servizio a volte). Purtroppo non posso dire che canzoni mi son piaciute di più perché non le conoscevo e F. non si ricordava un titolo che fosse uno :o) però mi ricordo che una ripeteva bambula (sì con la u) e poi lattacco di una canzone meravigliosa (o forse era la stessa?) che diceva pressappoco se mi dici che non mi ami non ci credo / ma se non mi ami è un peccato – da brivido.
Orchestra da svenimento, eccezionale, luci dosate alla perfezione, lui che sembra che se la tiri e poi ti accorgi che al primo applauso sbatte le palpebre e arrossisce ed è TIMIDO! (fisicamente mi ricorda mio zio P.).

I testi… ecco i testi. Forse perché era dal vivo, sembravano un susseguirsi di immagini dipinte da questa voce che tuttora mi fa venire la pelle doca, poetiche, suggestive, che svaniscono luna nellaltra o si staccano bruscamente, che ti ricordano qualcosa, evocative è la parola giusta, forse.

Cmq non ci si capice un tubo e secondo me son senza senso. Belle però, eh. Senza il minimo senso ma belle. Però belle, giuro, mi son piaciute!

concetto da sviluppare

Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce.
(Pascal)

Riflessione che si lega alla prima parte di questo post ma che ora non ho tempo di approfondire (ma me la appunto!).

sì, ho fatto lavori peggiori, ma mai con questi benefits!

Ora, vero che lavoro in un posto freddo e polverosissimo e i libri sono sporchissimi e tagliano le mani, MA non avevo preso in considerazione innanzitutto che ho il 50% alla libreria interna su alcune case editrici nonché allo spaccio interno su prodotti vari (devo appurare). Evvabbé, posso girarci intorno senza guardare, in fondo (diciamo che posso farcela per una settimana).

Ma se guardandomi negli occhi mi dicono ufficiosamente che ci sono 6 grossi scaffali di doppioni che vanno dalla collezione completa dei lavori femminili della Fabri a Cronin, Maria Corti, Eco, Austen, i Classici (tutto Cicerone, Aristotele, Platone ecc. ecc. ecc. – ok accanto a Lilli Gruber, vabbè), 6 grossi scaffali di doppioni che gli faccio un favore se li porto via, che devo fare? Dirgli di no?!?!?!? Vabbè stoica ma mica scema :oP

AAA cercasi spazi e/o scaffalature disponibili a gratis – astenersi bookcrossers super attivi che poi lo so come va a finire (sì sì i doppioni li libero :oD).

una famiglia di pazzi

Mia sorella sta commentando sistematicamente tutti gli ultimi post, uno per uno. E mi chiede pure delle cose. E io le rispondo, commento per commento.

Mia sorella in questo momento è al computer a circa 2 (DUE) metri da me.

Così quando le rispondo io dico ad alta voce ti ho risposto! così lo sa.

No è che i manicomi li hanno chiusi che eravamo piccole noi.

previsioni lavorative

Mi sto rendendo sempre più conto che è quasi impossibile un lavoro fisso o con un minimo di garanzie in questo campo, e sto seriamente prendendo in considerazione il lavoro di correttrice di bozze (sembra sia destino che io trovi meravigliosi e pure divertenti i lavori che fanno più schifo alla quasi totalità del genere umano).
Ovviamente un altro campo in cui non so manco da che parte cominciare ma vabbé. 

Vorrà dire qualcosa che io mi sia divertita da morire a correggere tutte le tesi dei miei amici…

Però non vorrei abbandonare assolutamente la catalogazione.

In fondo, ho passato un’intera estate da dodicenne cooptando pure mia sorella (povera) nello scantinato buio freddo e umido della biblioteca parrocchiale a Premeno a catalogare A MANO tutti i libri.

Un destino.

O meglio. Una completa idiota.

ho fatto lavori peggiori

Orbene.

Ieri ho finito Eleçta. Non potevo augurarmi di meglio per iniziare ad imparare la catalogazione bibliotecaria, sia per la bellezza dei libri che per la complessità della situazione; è vero che ho tirato accidenti a tuttandare ma ho imparato anche diecimila volte di più.

Passare a quello che faccio ora è un tantino traumatico.
A parte che per andare in Rçs ci vuole una viiiiiiiita (intendo: PIù che andare in fondaz) e alla fine ti trovi davanti il palazzo più brutto ed (esternamente) fatiscente del mondo (pensate che la Mond sia brutta? Beh cè ancora di peggio). A parte che ho dovuto aspettare il tipo che doveva spiegarmi il lavoro per più di mezzora (ovviamente sono arrivata puntuale NONOSTANTE guasto della metro). A parte che nel frattempo mi sono dovuta sorbire indirettamente i consigli sentimentali che il portiere dava a un suo amico (no comment).

Quello che devo fare è stare in uno stanzone freddissimo a controllare che tutti i libri sugli scaffali siano stati catalogati nel database – e per fortuna che ho avuto la geniale pensata di dire di partire dalla stampata e spuntare o aggiungere i mancanti facendolo a scaffale, perché secondo loro dovevo fare avanti e indietro dal pc (che è in unaltra stanza) LIBRO PER LIBRO. Ci credo che secondo loro ci vuole un mese e passa.

Vabbè diciamo che è lideale per svuotare la mente.

E poi mi regalano il Corriere & allegati e pure la Gazzetta – anche se non me la voleva dare in quanto giovine fanciulla, ma io glielho chiesta – voglio dire, cera pure lInter in prima pagina! :oP

Cmq diciamocelo. Ho anche fatto lavori migliori!

brutte notizie e riflessioni

Oggi ero in fondazione e cè una tipa che ogni tanto lavora qui e han chiamato per dire che era mancato il marito. Io lei lho vista tre volte, non mi stava neanche simpaticissima perché se la tira un po e tende a schiavizzare la gente, ma la faccia che aveva… tra laltro qua non sapevano come dirglielo e lei ha saputo solo che era stato male da una chiamata sul cellulare allora la direttrice lha accompagnata al policlinico probabilmente pensando che se sveniva era meglio là che ci sono dei dottori, e più che altro so quello che adesso qui stan dicendo, che erano una coppia innamoratissima e che lui era sulla sessantina e stava bene eccetera. Una cosa veramente triste. Poi vedere quanto sono sconvolti in fondazione, e quanto si stanno sbattendo per fare cose per lei, e adesso vanno là altri due per aiutarla nelle cose pratiche, mi fa veramente rendere conto di cosa vuol dire lavorare qui rispetto a qualsiasi altro posto. E questa è una delle cose che mi sono venute in mente.

Inoltre.

Mio padre ha 58 anni. Mio padre è sovrappeso, ha il colesterolo alle stelle, la circolazione la pressione il cuore eccetera da tenere sotto controllo, il ginocchio che si fa i fatti suoi, suo padre è morto giovane per infarto, insomma di tutto di più, e se ne frega e mangia beve si incavola prende fa vive senza alcuna moderazione e bisogna fare i salti mortali per tenerlo un minimo, da un certo punto di vista è pazzesco, non conosco praticamente nessuno che aggredisce la vita, la divora in questo modo. Secondo il suo medico più o meno dovrebbe essere già morto. Il suo medico è suo cliente e lanno scorso gli ha detto che preferirebbe evitare farsi fare questanno la dichiarazione da qualcun altro. Questo un po lha frenato, diciamo per un paio di mesi, poi idem come sopra e tutto da capo. Poi vede i suoi amici sani come pesci, salutisti, sportivi morire di leucemia e posso anche capire che pensi a che cavolo gliene frega, almeno se lè goduta.

Però IO, invece, voglio che viva fino a 80 anni e passa, mi accompagni allaltare, inventi storie per i nipotini, finisca la casa in Toscana e cominci a costruire qualcosaltro che se smette comincierei davvero a preoccuparmi, voglio continuare a litigarci e discutere e mandarlo a quel paese e farmi infinocchiare su quanto ha mangiato e bevuto e vietargli di pucciare il sugo dellunto della padella e venire a tavola contento come un bambino chiedendo cosa cè oggi e allacciandosi la sua bavagliona antimacchie con gli occhi che gli brillano quando ci siamo tutti. Solo che mi sa che le cose sono un po incompatibili. E in fondo anchio mi dico che se deve passare i prossimi ventanni infelice e senza godersi le cose come finora… però accipicchia, ci son le vie di mezzo! Bisogna fargliela capire. Testone che non è altro.