Come tutti i miei amici sanno, io odio andare a fare shopping (di abbigliamento, i libri sono ovviamente esclusi), salvo un paio di volte l’anno che mi viene la smania. Tendenzialmente cmq esco con ben in mente cosa devo/voglio comprare e pure il posto in cui farlo, salvo poi non trovarlo e impazzire perché ovviamente io so come voglio la tal cosa nei minimi dettagli ergo non la troverò mai. Altro ‘problema’: io spendo veramente pochissimo per vestiti e scarpe. Altrimenti mi sembra di buttare via i soldi. Mi sono perciò alla fine specializzata nei fantastici affari + mercato di viale Papiniano (anche se il mio colpo grosso l’ho fatto da uno stocchista per il mio compleanno, un abito di D&G e un Armani, entrambi collezione dell’anno precedente – credo – ma io ho i gusti classici quindi chissenefrega, a 90 euro in tutto). Questo il pro; il contro è che non mi sono resa conto dei prezzi in giro. Una follia. Cmq me la sono cavata anche stavolta.
Bilancio del mio sabato di acquisti:
– tempo totale: 2 ore (di cui mezz’ora per tutt’altro).
– acquisti:
1°: uscita per prendere un paio di stivali neri e/o un paio di scarpe da pioggia nere però un minimo eleganti in caso di colloqui di lavoro sotto i primaverili diluvi milanesi, compro un paio di ballerine di camoscio con fiocchetto (che si rovinano solo a guardarle) taaaaaaaaaaaaaaaaaanto carine e che mi fanno taaaaaaaaaaaaaanto sentire Audrey Hepburn (che per il resto, in comune c’ho solo il sesso femminile), spesa da Kammi 34,50 euro (nel caso vi interessi: andate a quello di corso Genova davanti al Coin, l’insegna è Vamp ma non spaventatevi. Gli altri han sì e no tre scarpe di numeri tipo il 35 o il 41).
2°: top e culotte di seta nello sciccosissimo negozio di biancheria scicchete di corso Genova davanti alla cui vetrina sbavo ogni volta (raramente ci passo, per fortuna), colore bluazzurro ultimo rimasto fatto togliere dal manichino, sconto 50%, spesa 18+15 euro.
3°: camicia non in saldo ma molto molto bellina e pure sexy da Pimko in via Torino (ma tutti i teenager del mondo stavano lì???), spesa 22,50 euro.
Colpo grosso di questi acquisti, ovviamente in viale Papiniano: abito di velluto nero morbidissimo lunghissimo (fino a terra pure a me!) marca Phard all’enorme cifra di 5 (cinque) euro. Preso senza neanche provarlo.
Mo’ con quello che ho risparmiato posso pigliarmi i miei stupendissimi stivali dei sogni tutti allacciati belli alti fin sotto il ginocchio con un pochino di tacco ma non troppo che così van bene sia con la gonna che coi pantaloni (sto forse cercando giustificazioni? Naaaaaa) che da Walter in piazza de Angeli col miserrimo sconto del 20% vengono sempre 108 euro? Non so se riesco a resistere.
Però… tanto il cappotto come lo voglio io non esiste quindi posso rimandarlo all’anno prossimo.
Vero?
io aspetto sempre indirizzo stocckista, visti due matrimoni quest’anno, compreso quello della sister… 😉
ti sei data da fare vedo! io voglio tornare a dare un’occhiata ai saldi
da maniaca dell’ intimo DEVI farmi vedere il completino top + culotte!!
(ehm, detta così, più che maniaca dell’ intimo sembro maniaca e basta..)
STAI SCHERZANDO!?!?!?!?!? avevo dimentinato il caps ma la maiuscola ci sta bene! dove avresti risparmiato?!?!?!?! hai comprato tutta roba che non ti serve!!!!! quindi non solo non hai risparmiato, ma ti tocca sborsare altri soldi per acquistare quello che volevi veramente. se questo lo chiami risparmio…meno male che non hai fatto economia!!!!! in ogni caso…ma sei veramente tu a scrivere?!?!?!?!?!? buon viaggio!
ps Economia nel senso di facoltà universitaria e disciplina di interesse mondiale in genere!
gente non preoccupatevi è mia sorella. Dal vivo è più simpatica ma mi sgrida lo stesso :oDDDDDDDDDDDDDD
ed a ragione!!!!!!!!!!